Scozia, finalmente. Dopo 25 anni, l’Europeo è di… rigore!
Grazie al successo nella finale playoff del gironcino C contro la Serbia, la Scozia si è qualificata per il prossimo Europeo. Evento a cui ritorna per la prima volta dall’edizione 1996: un pass davvero sudato.
MECCANISMO. La Nazionale scozzese ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per arrivare alla fase finale del prossimo Europeo, attraverso un percorso parecchio accidentato. Ma, come sembra proprio il caso di dire, il risultato ha reso più dolce qualsiasi ostacolo. Nella fattispecie gli ultimi due, chiamati Israele e Serbia. Ma andiamo con ordine. La formula per staccare il pass per Euro 2020 prevedeva qualificazione automatica delle prime due del girone, più un’appendice di spareggi per le terze classificate. Proprio la sorte toccata alla Scozia, sopravanzata nel gruppo I da Belgio (30 punti) e Russia (24) dopo aver totalizzato 15 punti. Le 16 selezioni coinvolte dai playoff sono state divise in quattro nuovi gironcini: semifinali poi finale in gara secca, per conoscere il nome delle ultime quattro qualificate all’Europeo.
OSTACOLI. La Scozia, guidata da Steve Clarke, si è trovata sulla propria strada la selezione israeliana. La gara disputata l’8 ottobre ad Hampden Park è stata combattuta e non è stato possibile schiodare il tabellino dallo 0-0. La partita non ha visto novità nei supplementari, spazio ai tiri dal dischetto. Britannici infallibili, 5 su 5 a rete: McGinn, McGregor, McTominay, Shankland e McLean i realizzatori, fatale dall’altra parte l’errore dell’ex Palermo Zahavi. Finale! Contestualmente la Serbia fa fuori la Norvegia, con il laziale Milinkovic-Savic eroe del match. L’appuntamento con la storia, ieri sera a Belgrado, è stato arbitrato dallo spagnolo Mateu Lahoz in un Marakana malinconicamente vuoto. Ryan Christie la sblocca al 52° con un chirurgico mancino dal limite, che bacia la base del palo e si insacca. Proprio quando gli uomini di Clarke già pregustavano il pass continentale, si arriva a pochi secondi dal 90°: su azione di corner Luka Jovic colpisce di testa, la sfera rimbalza e la sua traiettoria si alza. Gol! Marshall non può nulla. I supplementari non hanno esito, si va ai rigori. Il protagonista negativo per la Serbia è l’ultimo tiratore Mitrovic: è l’unico che sbaglia… La Scozia ce l’ha fatta e ritorna alla fase finale degli Europei, dopo l’ultima volta datata 1996.
MEMORIES. La rappresentativa britannica ritornerà la prossima estate su un grande palcoscenico, finalmente. Siamo infatti costretti a programmare la macchina del tempo al 1998, per recuperare una Scozia competitiva, fino ai tempi del Mondiale in Francia. Alla citata partecipazione di Euro ’96 è legata – suo malgrado – una delle istantanee più famose nella storia del torneo: ovvero la gara contro l’Inghilterra segnata dal celebre gol di Paul Gascoigne – dopo sombrero al roccioso Colin Hendry – seguito dalla famosissima esultanza de “la sedia del dentista”. Le colonne di quella squadra erano il portiere senza denti Jim Leighton, il mitico capitano Gary McAllister e un giovane John Collins. Sia la Nazionale protagonista nel ’96 e nel ’98 era guidata da Craig Brown, classe 1940, tuttora il selezionatore con la più lunga milizia nel ruolo.
Good afternoon.
Just a quick reminder that we have qualified for UEFA #EURO2020.#NoScotlandNoParty pic.twitter.com/LZlBRjwrpM
— Scotland National Team (@ScotlandNT) November 13, 2020