La Juventus prova a mettersi alle spalle le chiacchiere di questi tempi e batte il Ferencváros (1-4), in una trasferta che presentava insidie soprattutto considerando lo stato di forma dei bianconeri. Sì, reduci dalla vittoria con lo Spezia (griffata Ronaldo, soprattutt), ma ancora non del tutto convincenti, sul piano delle prestazioni. Vero, l’avversario di ieri sera non era proprio un qualcosa di estremamente competitivo, però la Champions vuol dire sempre qualità massima, e attenzione, e insidie, e concentrazione. La Juve aveva bisogno di una vittoria per scacciar via un po’ di chiacchiere, arriva il secondo successo consecutivo tra campionato e Champions, è andato ancora in gol Morata (al sesto gol stagionale). E se il Barcellona guarda ancora tutti dall’alto verso il basso, nel girone, beh: la Juventus prova a blindare la seconda posizione, che vuol dire passaggio del turno. E poi, lo que serà serà.
Prestazione grintosa, poi, determinata, e rabbiosa, quella della Lazio. Che ringrazia ancora una volta Caicedo, l’uomo dei gol in extremis, e firma un pareggio (1-1) in Russia che tiene i biancocelesti in zona qualificazione. Simone Inzaghi applaude il gruppo, che sta andando “oltre le aspettative” (ipse dixit) tra caos e polemiche legate alla gestione dei positivi al coronavirus e risultati acciuffati negli ultimi minuti. C’è ancora qualcosa da limare? Sicuramente, ma per essere grintosa è grintosa, questa Lazio, e il punto preso in casa dello Zenit, è, sicuramente, tutto di guadagnato.