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Asamoah Gyan torna a giocare in Ghana: così il Legon Cities punta a fare pubblicità per il calcio locale

Dell’attaccante Asamoah Gyan avevamo perso le tracce ormai da parecchio tempo. Il suo temporaneo addio al calcio, in effetti, era passato piuttosto in sordina, dopo aver girato praticamente tutto il mondo per giocare in squadre di Paesi e continenti diversi. Persino la sua avventura italiana, la prima in Europa dopo aver lasciato il “suo” Ghana, è ormai un lontano ricordo, nonostante un totale di 94 presenze e 26 reti con le maglie di Udinese e Modena, a cavallo tra Serie A e Serie B.

Terminata lo scorso gennaio la sua avventura al NorthEast United, in India, il giocatore 34enne sembrava aver deciso di appendere gli scarpini al chiodo. Almeno fino a qualche ora fa, quando è arrivato un annuncio a sorpresa: Asamoah torna in campo per vestire la maglia dei Legon Cities, squadra del Ghana. Un ritorno a casa per l’attaccante, che aveva lasciato i Liberty Professionals e il suo Paese nel luglio 2003, proprio per firmare con l’Udinese e cominciare così la propria scalata nel calcio che conta.

Dopo aver giocato in Francia (Rennes), Inghilterra (Sunderland), Emirati Arabi Uniti (Al-Ain E Al-Ahli), Cina (Shanghai SIPG), Turchia (Kayserispor) e India (NorthEast United), è arrivato il momento di tornare in quel Paese per cui ha dato tanto in campo, fino a diventare primatista per presenze e numero di reti in Nazionale. E il piano di Asamoah è proprio quello di rilanciare il calcio locale, sfruttando la propria popolarità per portare i riflettori in Ghana: “Ci siamo. Sono contento di unirmi a questo club perché hanno un piano per il futuro del calcio ghanese. Non sbattete gli occhi quando la stagione comincerà. Seguite il mio nuovo club per ogni dettaglio”.

Il trasferimento di Asamoah, in realtà, ha già sortito parzialmente un notevole effetto mediatico: l’affare è stato pubblicato in numerose testate internazionali, il nome dell’attaccante è stato digitato su numerosi social e motori di ricerca, con picchi crescenti ora dopo ora. Il tutto nella primo, storico “deadline show” del calciomercato ghanese, arricchito stavolta con un colpo da novanta.


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La scelta non è stata affatto casuale: il Legon Cities, oggi formalmente Wa All Stars, sono una delle squadre in ascesa in patria, molto nota per la propria crescita soprattutto attraverso i social media. Un club per anni di proprietà dell’ex Presidente della Federcalcio Ghanese Nyantakyi, prima che questo venisse squalificato a vita dalla FIFA dopo essere stato condannato per corruzione, e oggi passato deciso a rilanciarsi con un nuovo volto. Oltre a Gyan, negli ultimi tempi sono arrivati anche altri interessanti innesti: il portiere ex Nazionale alla Coppa del Mondo 2014 Fatau Dauda e l’attaccante con un passato anche al Bayern Monaco Anim Cudjoe, possibile compagno di reparto proprio del neo arrivato Asamoah.

Per l’ex attaccante di Udinese e Modena sarà un ritorno alle radici, anche alla luce degli ultimi anni non così semplici: durante l’esperienza in Turchia, Asamoah Gyan sarebbe rimasto con pochissimi soldi, nonostante fosse stato per un certo periodo uno dei calciatori più pagati al mondo con Al-Ain e Shanghai SIPG. Guai finanziari a cui si è aggiunta una delicata situazione familiare con l’ormai ex moglie. Storie che ora Asamoah Gyan vuole lasciarsi alle spalle, avendo firmato un contratto di un anno, rinnovabile, da un milione di dollari. Parecchi per quei livelli, ma al Legon Cities (che aveva provato a ingaggiare anche Sulley Muntari, salvo subire il rifiuto di quest’ultimo) hanno già capito le potenzialità di pubblicità di un affare simile, facendo tornare l’attaccante come protagonista e contribuendo a rilanciare le realtà locali nel proprio Paese, dove tutto è cominciato.


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