Home » Come Gattuso ha cambiato il Napoli

Funzionano, le sue idee, e questo non può che far piacere a tutta la piazza napoletana e – in primis – al presidente De Laurentiis. Gattuso sta dando energia, convinzione e compattezza a un gruppo costruito per divertirsi e divertire, perché è vero che in piena pandemia non si sa mai chi ti possa volare improvvisamente tra gli indisponibili; però, questo Napoli viaggia, i suoi meccanismi funzionano, anche grazie al fatto che quest’anno ha anche una panchina, finalmente, all’altezza della concorrenza. Il gol di Petagna, decisivo, a Benevento, ne è la dimostrazione, così come lo è stata, in questo inizio di stagione, la capacità del gruppo di sopperire alle positività al coronavirus di Zieliński ed Elmas, adesso comunque negativizzatisi, presto di nuovo a disposizione.

Le ha tutte vinte, in campionato, il Napoli, a esclusione del famoso 3-0 a tavolino con la Juventus. È un peccato a questo punto come sia andata quella vicenda, e speriamo che tra ricorsi e controricorsi quella partita possa giocarsi, perché mai come adesso le forze tra azzurri e bianconeri sono simili, mai come quest’anno il Napoli c’è e lo sta dimostrando.

E chissà cosa sia scattato nella testa degli azzurri alla prima in Europa League, con l’AZ passato di misura al San Paolo. Incidente di percorso, sicuramente; la Real Sociedad andrà affrontata in modo diverso, con più fame. Quella ritrovata subito dopo col Benevento, dove il Napoli ha dimostrato di saper anche reagire di fronte a difficoltà inaspettate. Gattuso (insieme al suo staff: Gigi Riccio, il suo vice, ha avuto in passato e sta avendo un ruolo fondamentale nella gestione tattica e mentale del gruppo) sta conferendo forza, carattere, precisione, riuscendo a oliare gli ingranaggi della rosa e motivando i rincalzi. Pensate a chucky Lozano: quest’anno, un altro giocatore rispetto a quello “bravo sì ma non chissà cosa” visto lo scorso anno. E Milik? Robe da calciomercato: c’è Osimhen ora, pagato a peso d’oro e utilizzato non come bomber individualista ma come preziosa risorsa collettiva. Con Osimhen, il Napoli gioca bene, tutto il reparto offensivo sa come muoversi. Gattuso non punta ad avere un solo goleador (ricordate Higuaín, e i suoi 36 gol sub-Sarri?) ma un gruppo in grado di arrivare al tiro, e al gol.

Well done, Ringhio. Anzi: cos’ e pazz’, Rino.