È bastato un gesto equivoco per creare immediatamente una fake news diffusa quasi ovunque in queste ore, anche da giornalisti con nomi importanti, e smentita soltanto da poco. Il fatto risale alla partita di ieri sera tra Ascoli-Reggiana, valevole per la 4a giornata del campionato di Serie B, e riguarda in particolare l’arbitro Francesco Meraviglia: al 94esimo, il club ospite riesce e assegnare la rete del 2-2, ma l’assistente alza la bandierina, portando così all’annullamento per posizione di fuorigioco. Ed è qui che nasce un equivoco: il direttore di gara alza le dita in aria e sembra mimare il gesto del VAR, come a indicare questo come fonte della conferma della decisione.
Il problema di fondo, però, è che in Serie B il VAR non esiste e la questione diventa subito esilarante. Possibile che un arbitro di questo livello abbia avuto un’amnesia simile, soprattutto considerando che nella sua carriera non ha mai utilizzato la tecnologia di questo tipo, essendo alla seconda presenza in cadetteria? In realtà, le cose sono andate diversamente: Meraviglia non ha mai indicato il VAR.
L’equivoco nasce dal gesto del direttore di gara, che alza entrambe le braccia sopra la testa e indica, con entrambi gli indici sollevati, che la rete non è regolare; poi abbassa le braccia nello stesso momento, richiamando così il gesto simile che si compie per indicare il VAR. Simile, ma non uguale, perché su questo aspetto gli arbitri sono stati istruiti bene, facendo capire l’importanza di compiere un gesto chiaro, lineare e non affrettato in queste situazioni. Tra l’altro, Meraviglia dà questa indicazione appena qualche secondo dopo la chiamata dell’assistente: troppo poco per una decisione con l’uso della tecnologia.
Come spiegato anche dall’ex arbitro Luca Marelli, si tratta soltanto di “un gesto equivocabile da parte di un arbitro inesperto nella categoria, abituato a gesticolare parecchio in Serie C”. Niente lapsus, insomma, ma soltanto un fraintendimento da parte di Meraviglia, che però è diventato involontariamente protagonista in poche ore di articoli, post e foto cascati ancora una volta in una vera e propria fake news.