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Ndoj-Ayé, la coppia che non ti aspetti: il Brescia travolge il Lecce

Il Brescia raccoglie la prima vittoria in campionato nel big match della terza giornata di Serie B con un perentorio 3-0 sul Lecce e raggiunge proprio i salentini a quota quattro punti in classifica. Decidono la contesa la doppietta di Ndoj e il sigillo finale di Ayé. L’ex Corini torna così in Puglia con tanti pensieri negativi, mentre il debuttante López rilancia i suoi con il morale a mille.

La gara si apre subito con il vantaggio bresciano: al minuto 8 infatti Ndoj insacca in corsa sul secondo palo dopo un bell’assist di Ayé. Il Lecce reagisce immediatamente con una conclusione di Mayer da fuori area alta non di molto, ma di fatto si spegne qui; a centrocampo infatti il Brescia giostra il ritmo a piacimento con il trio van de Looi, Ndoj e Dessena che impedisce agli avversari di costruire fraseggi degni di nota.

Le rondinelle pressano alto e l’emergenza che Corini ha in mezzo al campo si fa sentire pesantemente: le assenze di pilastri come Tachtsidis e Mancosu sono gravi perdite che Mayer in versione playmaker non riesce ad arginare. Davanti poi Coda si accomoda inizialmente in panchina e al suo posto gioca Stępiński che di fatto non vede mai il pallone: Magraviti e Papetti sono sempre attentissimi sull’attaccante polacco.

Nella ripresa è il Lecce ad uscire meglio dagli spogliatoi e nei primi minuti schiaccia il Brescia in difesa: prima Papetti si deve immolare su un tiro di Calderoni, poi l’arbitro annulla per fuorigioco (dubbio) un colpo di testa vincente di Meccariello. Al 22′ però Ndoj chiude i conti con un preciso destro sotto la traversa su passaggio di Donnarumma; il 2-0 spezza le gambe ai salentini, ma Corini non molla e rischia il tutto per tutto inserendo Coda e Pettinari. Joronen compie il suo primo intervento degno di nota soltanto al 26′ quando Falco lo impegna su punizione e nemmeno la stanchezza fa crollare il Brescia: in pieno recupero in contropiede Zmrhal serve un cioccolatino ad Ayè che in scivolata insacca il gol del definitivo 3-0.

Brescia-Lecce alla viglia era sinonimo di Donnarumma-Coda: entrambi a secco, hanno lasciato spazio a Ndoj, rispolverato a sorpresa dopo un’estate movimentata, e Ayè, finalmente a segno per scacciare via le tante critiche ricevute. López batte quindi Corini facendo prendere le sue rivincite anche al presidente Cellino: l’anno scorso l’uruguaiano fu il successore proprio dell’attuale tecnico sulla panchina bresciana. Le rondinelle sono vive e per la lotta alla promozione si candidano a un ruolo da protagonista; per il Lecce è un brutto passo indietro che però non deve minare le certezze di un gruppo forte e compatto.

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Rodella Alessandro