Quando Sergio Gonella fu designato tra i direttori di gara per il Mondiale di Argentina 1978, aveva 45 anni. Alla vigilia della rassegna, parlando di una ipotetica scelta tra sé o l’Italia in finale, fece un pronostico straordinariamente azzeccato: tra consapevolezza e il sogno di una carriera.
BANCA. Sulle pagine de Il Guerin Sportivo alla vigilia del Mondiale di Argentina 1978, l’arbitro astigiano Sergio Gonella fu intervistato sull’imminente esperienza iridata. Direttore della filiale di La Spezia della Banca Commerciale Italiana, il classe 1933 Gonella affermò di sentirsi “in formissima. Per prepararmi al campionato del mondo mi sono limitato a saltare il pasto di mezzogiorno. Nell’intervallo di lavoro faccio ginnastica sul campo di fronte alla banca, accontentandomi di un panino ma rifacendomi alla sera. I colleghi scartati? Michelotti mi ha inviato un telegramma affetuosissimo, Gussoni un telex che non finiva più“. Un personaggio a tutto tondo Gonella, amante del buon vino e titolare di una cantina nel Monferrato. In riferimento al fermento internazionale contro l’Argentina e le iniziative di Amnesty International in quel periodo, sosteneva che “lo sport deve rimanere fuori dalla politica“.
PROFEZIA. Arriviamo a una dichiarazione rilasciata sull’imminente evento che, riletta a distanza di 42 anni, fa ancora sensazione. Alla domanda sulla speranza di arrivare a dirigere la finalissima o preferire che all’ultimo atto arrivasse l’Italia di Bearzot, Gonella fu piuttosto chiaro: “Anch’io faccio il tifo per la Nazionale e lo farò anche in Argentina. Mi rendo conto che i nostri interessi sono contrastanti. Però sarei ipocrita se dicessi che preferirei che a disputare la finalissima fosse l’Italia e non il sottoscritto. E siccome sono sincero, dico che preferisco arrivarci io. Se si trattasse della guerra d’Austria, metterei davanti gli interessi della Nazione: ma si tratta di un gioco, anche se del campionato del mondo“. Che dire… Sergio Gonella fu sincero e… accontentato! Il cammino degli azzurri si concluse con la sconfitta contro l’Olanda e il successivo quarto posto. Il fischietto piemontese, invece, vinse la concorrenza e diventò il primo italiano ad arbitrare una finale iridata, prima di essere raggiunto da Collina (2002) e Rizzoli (2014). La finale tra Argentina e Olanda, diretta da Gonella, avrebbe visto notevoli polemiche per la direzione dell’arbitro italiano, ritenuto colpevole di aver tollerato un gioco troppo falloso da parte dei padroni di casa. Accuse sempre rispedite al mittente dall’interessato. Sergio Gonella è scomparso nella sua Asti il 19 giugno 2018.