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Empoli, Dionisi parte forte. Piegato un Frosinone in ritardo, ma attrezzato per sognare in grande.

All’indomani del pregiato antipasto del venerdì, Monza-SPAL chiusosi a reti inviolate (ma non senza emozioni), sul Campionato cadetto 2020/2021 si è alzato definitivamente il sipario nella giornata di sabato, con la disputa di buona parte delle gare in programma nel 1/o match-week. Tra le gare in palinsesto sabato a ora di pranzo, la più interessante era sicuramente quella del Benito Stirpe tra Frosinone ed Empoli, due tra le grandi deluse dello scorso Campionato di Serie B.

La gara dello Stirpe vede sorridere un Empoli convincente per buoni tratti, ma anche cinico e quasi sornione quando necessario. I toscani passano con un gol per tempo, di Moreo in apertura e Lamantia nella ripresa, in una partita che in dote lascia a Nesta e Dionisi spunti di riflessione assortiti, da vagliare in vista delle prossime partite.

Partendo dai vincitori, Dionisi si regala un esordio perfetto sbancando il campo di quella che, probabilmente, sarà una delle compagini che contenderà la promozione in Serie A all’Empoli. Degli azzurri, rispetto alla scorsa opaca stagione, piace la ritrovata determinazione. A questo l’Empoli aggiunge l’ottima conduzione di gara nella prima mezz’ora; una volta trovato il vantaggio gli ospiti giocano in maniera accorta, ma grazie a un pressing di squadra condotto sin sull’inizio azione dei Ciociari di fatto impediscono la reazione dei ragazzi di Nesta, per buona parte del primo tempo incapaci di opporsi allo svantaggio. Tra i segni “più”, la fluidità di manovra con la quale in quel frangente di gara i ragazzi di Dionisi fanno girare il pallone, sfruttando anche la sapiente regia di Štulać bravo ad assecondare al meglio il movimento dei compagni. Nota di encomio per diversi degli empolesi, tra cui forse stecca solamente un Mancuso pasticcione: bene Moreo sulla trequarti, Terzić fa una buonissima figura su Zampano mettendo anche a referto l’assist per il 2-0, mentre a centrocampo Bandinelli si accende nella ripresa e Ricci fa intravedere (a tratti) doti interessanti. Dovendo spendere un elogio particolare, però, optiamo per una scelta poco “convenzionale” e menzioniamo Simone Romagnoli autore in difesa di una gara al limite dell’impeccabile. Cosa ha convinto meno, invece, è forse l’atteggiamento nella ripresa, quando è vero che in campo ci sono anche gli avversari ma l’Empoli patisce forse un po’ troppo la reazione dei Ciociari: con un Novakovich meno sciupone, forse, il finale di gara sarebbe potuto diventare ostico per un Empoli comunque promosso al fischio finale.

Si lecca le ferite il Frosinone di Alessandro Nesta, che a poco meno di due mesi dalla deludente finale playoff con lo Spezia si trova a ripartire nuovamente tra i cadetti. Essenzialmente invariata l’ossatura di squadra dei Ciociari, che in campo sono però imballati e poco brillanti finendo nella prima mezz’ora per essere (in)volontari complici dell’ottima figura destata dagli Azzurri; lenti nella costruzione dell’azione, i Ciociari patiscono la verve dei toscani che hanno la colpa di non assestare il colpo di grazia. Ai gialloblù non si può non riconoscere l’attenuante di una preparazione per forza di cose condotta in tempi cortissimi; ad avvalorare questa ipotesi il miglioramento qualitativo dei locali con il passare dei minuti, quando con testa e gambe più sciolte il Frosinone prova a riprendersi la gara. L’aver mantenuto intatto il telaio garantisce a Nesta di poter lavorare su una squadra legittimata a pensare in grande, pur se con qualche interrogativo legato ad alcune individualità. Se infatti Kastanos, unico volto veramente nuovo, messo da parte l’errore che porta allo 0-1 si rivela tra i migliori in maglia Frosinone, lo stesso non può dirsi per alcuni dei suoi compagni: Szymiński infatti appare meno affidabile dei due compagni di reparto di giornata (Ariaudo e Brighenti), perdendosi Lamantia in occasione del raddoppio in una gara condita anche con altre imprecisioni. Davanti risulta fatica Matteo Ardemagni, chiuso nella morsa di Romagnoli e Nikolau; in generale, con il mercato prossimo alla chiusura quello del centravanti rischia di essere un tasto dolente nel Campionato entrate dell’ambiziosa compagine Ciociara.