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Le 7 Marce, Gp Toscana Ferrari 1000 – Nessuno tolga il Mugello dal calendario

Gran Premio di Toscana Ferrari 1000, 9/a tappa del Mondiale di Formula 1 2020. Analizziamo quanto accaduto sul circuito del Mugello con la nostra monoposto fornita di un cambio vintage ma potente a 7 marce

Viaggiano in 7/a marcia, la Ferrari (come storia), il Mugello e la sicurezza della Formula 1 – Una 7/a marcia affollata a questo giro, ma è giusto che sia così. Procediamo con ordine. Sì, ora probabilmente sta vivendo il periodo più basso della sua storia, ma anche le emozioni negative costituiscono una tappa di quello che da 1000 Gran Premi è stato, è e sarà sempre il romanzo più bello della Formula 1. Un romanzo tutto colorato di rosso. Poi, il Mugello. Vero, tre partenze, incidenti e due Safety Car. E con già qualcuno che afferma che il circuito sia troppo “stretto” per la Formula 1. No, la verità è che la pista che si adagia sulle colline toscane è troppo bella. Nessuno osi toglierla dal calendario. Infine, la sicurezza delle monoposto. L’incidente capitato sul rettilineo e che ha portato alla prima bandiera rossa ha fatto tornare in mente quello che costò la vita al povero Riccardo Paletti a Montreal nel 1982. Invece, i piloti coinvolti sono usciti senza un graffio. Sì, la sicurezza in Formula 1 ha fatto davvero passi da gigante.

Viaggia in 6/a marcia, Lewis Hamilton – Sbaglia una cosa sola: la prima partenza. Rimane impalato e si fa uccellare da Bottas. Poi, però, il mega incidente dopo la prima Safety Car innesca la prima bandiera rossa. E Hamilton non concede mai il bis in caso di errore. Alla seconda partenza, l’inglese brucia Bottas e se ne va, a conquistare la sua 90/a vittoria in Formula 1 e a ipotecare il suo settimo mondiale.

Viaggia in 5/a marcia, Alexander Albon – Siamo sicuri che, quando il thailandese stava puntando Bottas per provare ad attaccare il secondo posto, ai box Red Bull abbiano fatto tutti gli scongiuri del caso, ricordando il Brasile dello scorso anno e l’Austria all’esordio nel Mondiale 2020. Questa volta, però, Albon non si è fatto tentare dalla voglia di strafare e si è accontentato, guadagnando il primo podio della carriera.

Viaggia in 4/a marcia, Kimi Räikkönen – Finalmente il finlandese rompe il digiuno, conquistando un nono posto che gli valgono i primi punti mondiali per questo 2020. E lo fa con una gara accorta. Decisa dall’esperienza. In occasione della ripartenza dopo la prima Safety Car, lui e Vettel, in fondo al gruppo, decidono saggiamente di mantenere la distanza di sicurezza con il resto della compagnia. In questo modo, hanno evitato il maxi-tamponamento. Peccato per la penalizzazione di 5 secondi per il rientro irregolare, altrimenti il finlandese poteva togliersi la soddisfazione di mettersi dietro entrambe le Ferrari.

Viaggia in 3/a marcia, Valtteri Bottas – Per la prima volta, azzecca una partenza contro Hamilton. Peccato che quella buona per la gara sia la terza, dove viene sverniciato dall’ingombrante compagno di squadra. E per l’ennesima volta, si deve accontentare del secondo posto.

Viaggia in 2/a marcia, la Ferrari – La Rossa riscatta parzialmente Monza, portando entrambi i piloti a punti. Peccato che entrambi siano collocati ai margini della classifica, con Leclerc ottavo e Vettel decimo su dodici piloti classificati. Un risultato che ovviamente non può soddisfare, né rende onore alla storia della Ferrari, che al Mugello ha raggiunto i 1000 Gran Premi.

Viaggia in 1/a marcia, Max Verstappen – Scommettiamo che il pilota olandese della Red Bull sta già tremando al pensiero di dover tornare in Italia per la terza volta in questo Mondiale di Formula 1, a Imola. La trasferta italiana a Monza e al Mugello gli ha fruttato un doppio zero. Certo, per colpe non sempre sue, ma se l’olandese avesse avuto un minimo pensiero di dar la caccia ad Hamilton, a oggi le deve riporre in un cassetto.