Il Milan si candida ad essere una seria candidata alla lotta per la zona Champions: con la riconferma di Pioli, un altro anno di Ibrahimović e l’arrivo di Tonali il salto di qualità sembra essersi definitivamente compiuto. Ma tutto quello che quest’anno sembra promettente, potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio nel prossimo futuro.
Prima di tutto dal punto di vista economico: le spese in questa sessione di mercato (in attesa comunque di altri colpi) sono ridotte all’osso e gran parte della percentuale è occupata dall’ingaggio di Ibra con i suoi sette milioni di euro netti. Poi il prestito gratuito di Brahim Díaz e quello oneroso di Tonali per dieci milioni da versare subito nelle casse del Brescia sono in linea con i parametri imposti dal fair play finanziario.
Il Milan però tra un anno si troverà di fronte a numerose questioni: servirà una stagione positiva con gli introiti della Champions per permettere di proseguire con il progetto della rinascita. Ibrahimović difficilmente resterà ancora a 40 anni e i rossoneri dovranno obbligatoriamente investire alla ricerca di una prima punta di spessore. Calcolando che gli ultimi numeri nove non hanno di certo fatto faville, la società dovrà essere abile a trovare il colpo ad effetto. Anche Rebić dovrà essere riscattato al termine del campionato: il suo prestito terminerà, ma se il croato sarà quello del post lockdown il Milan farà bene ad accaparrarsi definitivamente le sue prestazioni.
Il giovane Tonali dovrà essere valutato, ma dovrebbe essere soltanto una formalità. Il talento è cristallino e la sua valutazione è destinata di certo a salire. Però se la stagione della squadra non dovrebbe essere positiva, il centrocampista potrebbe diventare quasi un peso per le casse societaria in quanto il diritto di riscatto è fissato a 15 milioni più 10 di bonus. Il Milan potrebbe essere costretto a pensarci, magari con qualche big europea pronta ad inserirsi nella trattativa per strapparlo ai rossoneri.
Anche tra i pali la situazione potrebbe farsi bollente: Donnarumma va in scadenza a giugno 2021 e gli incontri per il rinnovo con Mino Raiola non stanno portando il risultato sperato. La volontà della società è quella di puntare a lungo sul numero 99, ma le lusinghe della Juventus fanno gola soprattutto al suo procuratore. O si rinnova a breve o sarà vendita già in questa finestra di mercato per scongiurare l’ipotesi di un addio a parametro zero.
Questo campionato in casa Milan si prospetta quindi come il fondamentale spartiacque per conoscere il futuro: se sarà positivo il progetto proseguirà e si potrà cominciare ad intravedere quel passato glorioso in fase di rinascita. Altrimenti bisognerà cercare nuovamente un capro espiatorio e ripartire, per l’ennesima volta, da zero.