Al momento del ritorno in campo dopo la drammatica fase di lockdown, Hector Bellerín aveva promesso una donazione sufficiente per far piantare 3mila alberi per ogni vittoria dell’Arsenal fino al termine della stagione, durante il cosiddetto “project restart”. La promessa è stata pienamente mantenuta, tanto da essere riuscito a raccogliere i fondi necessari per piantarne addirittura 60mila, anche considerando l’ottimo periodo attraverso dai Gunners dopo una prima fase di difficoltà. Un impegno che, tuttavia, ha confermato al mondo intero ciò che in casa dei londinesi si sapeva già da tempo: la straordinaria del terzino spagnolo per la tematica ambientale, la salute del pianeta e anche quella alimentare.
Ora, però, l’ex canterano ha deciso di puntare forte su un altro, ambizioso progetto cominciato nel 2011: diventare azionista dei Forest Green Rovers, la squadra più “verde” ed eco-friendly del mondo, come riconosciuto anche dalla FIFA e le Nazioni Unite. Bellerin, infatti, è diventato proprio oggi il secondo, principale membro della proprietà del club attualmente militante in League Two, con la volontà di proseguire nel proprio impegno su una tematica così importante come quella ambientale, tristemente passata in secondo piano in questi mesi a causa dell’emergenza COVID-19.
Il difensore era venuto a conoscenza del progetto nel 2014, in occasione di un’amichevole pre stagionale giocata proprio contro l’Arsenal. Un colpo di fulmine per lo spagnolo, che dopo aver saputo del progetto portato avanti dal club ha voluto subito mettersi in contatto con la dirigenza per incontrarli e farne parte. E ad accoglierlo a braccia aperte c’è il presidente del club Dale Vince, un industriale specializzato nell’energia verde che nel 2011 ha deciso di lanciarsi nel mondo del calcio, senza abbandonare il proprio approccio attento alla natura.
I Forest Green Rovers sono così diventati in pochi anni la società più attenta del mondo, in materia ambientale, in ogni singolo aspetto della propria attività sportiva. A partire dal mangiare, con l’adozione di una dieta vegana (seguita anche dallo stesso Bellerin), fino allo stadio New Lawn, dove sono stati installati il primo terreno di gioco interamente organico e 180 pannelli solari, passando per l’introduzione del primo robot taglia erba, Etesia, per curare il proprio stadio attraverso l’utilizzo della tecnologia GPS, che gli consente di muoversi attorno al campo senza il bisogno dell’intervento umano e con energia prelevata dai pannelli solari.
E, ora, questo straordinario progetto si è spostato su un nuovo, ambizioso obiettivo: costruire un nuovo stadio da 5mila posti con un design fatto quasi interamente di lego, tetto compreso, che diventerà l’epicentro di un grande eco parto di oltre 400mila metri quadrati di verde. Un’idea ispirata dall’Allianz Riviera di Nizza, impianto ecocompatibile, con tecnologie Green e materiali riciclabili inaugurato nel 2013. E del vecchio che ne sarà? Ovviamente, anche in questo caso sarebbe stata trovata una soluzione decisamente “Green”: verrà demolito e sostituito da 80 case a zero consumi di carbone. Nonostante qualche polemica legata soprattutto agli effetti della costruzione di un nuovo impianto per alcuni quartieri, il piano è stato approvato lo scorso dicembre, dando così una forte accelerata al piano.
E, ora, la figura di Bellerín sarà fondamentale per attirare nuova attenzione e fondi su questo progetto, contribuendo alla crescita di una squadra che ha messo l’impegno fuori e dentro al campo sullo stesso piano. “Forest Green Rovers hanno dimostrato ai club che dicono di non avere le risorse per essere sostenibili che tutto è possibile. Con il nuovo stadio, la neutralità nell’emissione di carbone e la dieta vegana questa società sta facendo un lavoro straordinario. Le persone hanno un amore universale per il calcio, dunque non esiste una miglior industria per promuovere la sostenibilità e su cosa possiamo fare che tifosi di calcio per essere più consapevoli sulle questioni ambientali”, ha detto lo spagnolo nella sua prima intervista da azionista del club.