Verso Italia-Bosnia: gli avversari degli azzurri ai raggi-x
Riprende l’attività delle rappresentative nazionali dopo il lunghissimo stop a causa del Covid-19. L’Italia di Roberto Mancini apre la nuova edizione della Nations League affrontando la Bosnia: a voi la scheda di presentazione del prossimo avversario azzurro.
CENNI STORICI. Come è noto, le realtà del calcio bosniaco erano state assorbite dalla Jugoslavia: uno scenario sportivo e (ovviamente) politico drasticamente cambiato nell’ultimo ventennio. Campioni come Katalinski, Susic e Halilhodzic, tra gli altri, avevano ingrossato le file dei “plavi”. Poi, il tragico cambiamento. Nata al termine della guerra dei Balcani nella prima metà degli anni Novanta, la Nazionale bosniaca iniziò la sua attività con alcune amichevoli a scopo benefico. Il suo primo capitano fu una vecchia conoscenza del calcio italiano, quel Blaz Sliskovic che aveva militato in due differenti periodi nel Pescara. Cominciarono a rinforzare la rappresentativa alcuni elementi di spicco, militanti nelle migliori leghe europee: il talentuoso attaccante Elvir Bolic – a lungo di stanza in Turchia – e la prima punta Meho Kodro, protagonista della Liga spagnola. E ancora i “tedeschi” Sergej Barbarez e Hasan Salihamidzic (in seguito juventino). La crescita del movimento, con la valorizzazione dei migliori giocatori del Paese in giro per l’Europa, ha innalzato il livello della Nazionale. In modo graduale e sempre in crescendo, la Bosnia ha beneficiato di una nuova generazione importante e più variegata rispetto al passato. L’ultimo decennio è stato scandito dalle reti dell’ariete Edin Dzeko, decisivo per la partecipazione al Mondiale 2014: a oggi si tratta dell’unica presenza bosniaca in un evento internazionale.
LA SQUADRA. Uno spareggio ancora da disputare, per la Bosnia, di notevole importanza. Si tratta di quello per l’accesso alla fase finale del prossimo Europeo, contro l’Irlanda del Nord. Il match si sarebbe dovuto disputare a Zenica il 26 marzo scorso, annullato per il Covid-19. Essendo cambiato nel frattempo il selezionatore (Bajevic ha preso il posto di Prosinecki), non ci sono grandi certezze sui probabili titolari. Di sicuro non ci saranno l’ex juventino Pjanic e il milanista Krunic. Una piccola curiosità: prima convocazione per Anel Sabanadzovic, figlio di Refik che giocò il Mondiale di Italia ’90 con la Jugoslavia. La squadra di Mancini dovrà prestare particolare attenzione, oltre che sul celebrato e conosciutissimo Dzeko, anche su una coppia molto insidiosa: si tratta di Gojak e del prolifico esterno offensivo Visca.
I CONVOCATI. Portieri: Asmir Begovic (33 anni, Bournemouth – ING), Ibrahim Sehic (31 anni, Konyaspor – TUR), Jasmin Buric (33 anni, Hapoel Haifa – ISR). Difensori: Toni Sunjic (31 anni, Dynamo Mosca – RUS), Ermin Bicakcic (30 anni, Hoffenheim – GER), Sead Kolasinac (27 anni, Arsenal – ING), Eldar Civic (24 anni, Ferencvaros – UNG), Zoran Kvrzic (32 anni, Kayserispor – TUR), Adnan Kovacevic (26 anni, Ferencvaros – UNG), Branimir Cipetic (25 anni, Siroki Brijeg), Sinisa Sanicanin (25 anni, Vojvodina – SER). Centrocampisti: Edin Visca (30 anni, Istanbul Basaksehir – TUR), Muhamed Besic (27 anni, Everton – ING), Haris Duljevic (26 anni, Nimes – FRA), Gojko Cimirot (27 anni, Standard Liegi – BEL), Amer Gojak (23 anni, Dinamo Zagabria – CRO), Deni Milosevic (25 anni, Konyaspor – TUR), Luka Menalo (24 anni, Dinamo Zagabria – CRO), Haris Hajradinovic (26 anni, Kasimpasa – TUR), Amir Hadziahmetovic (23 anni, Konyaspor – TUR), Anel Sabanadzovic (21 anni, AEK Atene – GRE), Vladan Danilovic (21 anni, Borac Banja Luka). Attaccanti: Edin Dzeko (34 anni, Roma – ITA), Armin Hodzic (25 anni, Fehervar – UNG), Elvir Koljic (25 anni, Universitatea Craiova – ROM).
IL COMMISSARIO TECNICO. Dusan Bajevic, 71 anni. Una leggenda del calcio bosniaco, stella del Velez Mostar e della Jugoslavia negli anni Settanta. Attivo dal 1966 al 1983, visse una parentesi di successo – e controversa – in Grecia all’AEK Atene. 37 presenze e 29 reti nella Jugoslavia, uno score di alto livello, con la partecipazione alla Coppa del Mondo 1974. Ha mietuto un successo dietro l’altro come l’allenatore, proprio in terra ellenica, sulle panchine di AEK e Olympiacos: ben 8 campionati vinti. Fermo dal dicembre 2012, è stato nominato ct della Bosnia il 21 dicembre 2019. Quello contro l’Italia rappresenterà per lui il match dell’esordio.