“Il primo dei perdenti”
In fin dei conti, l’ha persa Conte. Lo stesso che dopo aver perso lo Scudetto andò dinanzi alle telecamere a urlare in faccia a dirigenti e Presidenza. L’ha persa lui, l’Europa League, perché le sue idee non hanno saputo compensare la mancanza d’esperienza nei confronti di un Siviglia che le finali le gioca come un anziano al bar che gira lo zucchero nel caffè.
L’ha persa Conte, dicevamo. Leader di un gruppo stanco, reduce da un’annata positiva, sì, ma solo se siamo tutti d’accordo su un punto: che la scorsa estate nessuno, in casa Inter, ha mai realmente considerato possibile vincere qualcosa nell’immediato. E direi che no, non siamo tutti d’accordo. Perché Conte ha la nomea del vincitore, del concreto, del manager che chiami, e paghi, se vuoi veramente vincere subito.
L’ha persa Conte, questa finale. Fermo sulle sue idee fino all’ultimo (vedi la gestione di Eriksen), idee che saranno anche giuste, ma per adesso non sono vincenti. In futuro? Chissà, magari lo saranno; oggi, ancora non lo sono: campionato sfumato troppo presto, Europa League gettata via troppo tardi. Il secondo è il primo dei perdenti, disse Conte appena un mese fa, citando Enzo Ferrari. Touché, e tutti in vacanza.