Primo Piano

Le 7 Marce, Gp Spagna – La facilità di Hamilton, l’orgoglio di Vettel

Gran Premio di Spagna, 6/a tappa del Mondiale di Formula 1 2020. Analizziamo quanto accaduto sul circuito del Montmeló con la nostra monoposto fornita di un cambio vintage ma potente a 7 marce.

Viaggia in 7/a marcia, Lewis Hamilton – Ennesimo Gran Premio dominato dal pilota inglese che si aggiungerà all’elenco delle gare vinte guidando con il braccio fuori dal finestrino. Un successo mai in discussione e anche le gomme si sono comportate bene. Strada spianata verso il suo settimo titolo mondiale.

Viaggia in 6/a marcia, Max Verstappen – L’olandese della Red Bull sta disputando un Mondiale con un mezzo decisamente inferiore alla Mercedes ma, nonostante tutto, è abile a cogliere il più piccolo spiraglio che le Frecce d’Argento gli offrono. Questa volta, lo spiraglio glielo concede Bottas in partenza. Verstappen non si fa scappare l’occasione e, granzie anche a un’ottima strategia, si porta a casa un secondo posto che fa il paio con la vittoria di otto giorni fa a Silverstone.

Viaggia in 5/a marcia, Sebastian Vettel – Se ci avessero detto solo qualche mese fa che avremmo dovuto celebrare Vettel per un settimo posto, ci avrebbero dati degli squinternati. Invece, il piazzamento di ieri dimostra tutto l’orgoglio del quattro volte campione del mondo. Il tedesco, complice una strategia squinternata della Ferrari, ci mette il cuore disputando quasi 30 giri con le gomme soft nel finale. Portando a casa punti insperati. Speriamo che non resti un episodio isolato.

Viaggia in 4/a marcia, Carlos Sainz – Nell’eterna lotta tra lui e Norris in casa McLaren, è il futuro ferrarista a prevalere sul compagno di squadra Lando Norris. Evidentemente, l’aria di casa gli ha portato bene.

Viaggia in 3/a marcia, Valtteri Bottas – Il giro più veloce non è sufficiente per compensare una gara dove l’errore alla partenza che ha spalancato le porte a Verstappen ha praticamente estinto le speranze iridate di Bottas (se mai ci siano mai state). Evidentemente, il finlandese può essere un ottimo secondo ma, salvo clamorose smentite, difficilmente potrà diventare un campione.

Viaggia in 2/a marcia, Romain Grosjean – Capiamo la frustrazione nel guidare una vettura non performante con la Haas che lo sta relegando alle ultime posizioni della classifica. Però non sono certo giustificazioni per la manovra pericolosa che ha compiuto verso Räikkönen e che, fortunatamente, non ha provocato danni. Forse vale la pena riflettere se continuare questo Mondiale.

Viaggia in 1/a marcia, la Ferrari – Quando una vettura non è performante dal punto di vista della prestazione, dovrebbero essere affidabilità e strategia le armi per compensare il distacco dalle scuderie di vertice. Ma se ti vengono a mancare anche la prima (vedi Leclerc) che la seconda (vedi Vettel e la questione gomme), allora è davvero notte fonda.