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Lugano, Jacobacci: “Lovrič cresciuto tanto in questi mesi: la squadra lo ha capito”

A Lugano, come accade ormai da diverse stagioni, in occasione della sfida di domani contro il Servette, in programma alle 20:30, la squadra ticinese indosserà la speciale maglia verde dedicata alla Fondazione Greenhope, che si occupa di organizzare momenti di svago per bambini malati di cancro, oltre a sostenere le giovani leve dello sport svizzero.

Le maglie utilizzate dai giocatori saranno poi messe all’asta, come da tradizione, a partire da venerdì 31.07.2020, su sito https://www.ricardo.ch/de/shop/greenhope/offers/.

Oggi pomeriggio, il tecnico Jacobacci ha incontrato la stampa per la tradizionale conferenza stampa. Ecco le sue principali dichiarazioni (FC Lugano): “Holender non ci sarà, per via di un colpo ricevuto a Basilea. Čovilo ha problemi alla schiena ed è in dubbio. Gli altri invece saranno tutti a disposizione.”

“Dobbiamo entrare in campo e voler vincere la partita a tutti i costi, per raggiungere la salvezza matematica. È stato davvero importante poter staccare un giorno e mezzo. Per la prima volta, da due mesi a questa parte, i ragazzi hanno potuto restare a casa un giorno. Questo ha sicuramente fatto del bene a tutti quanti noi, permettendo a tutti di rigenerarsi un po’ di più, soprattutto dal punto di vista mentale”.

“Di domenica ci teniamo la prestazione offensiva, di buon livello. Certo, sulla fase difensiva ci sono cose da rivedere, perché quattro gol subiti sono tanti. Contro il Servette dovremo fare meglio, ma abbiamo i mezzi per farlo. Peccato aver lasciato tanti punti per strada: penso a Lucerna o Basilea, ma non solo. Potevamo lottare per il quarto posto? Probabilmente: ma questa è la prova che dobbiamo crescere ancora.”

“Lovrič è cresciuto molto in questi ultimi mesi. Ha guadagnato aggressività, perde molti meno palloni, ne recupera, ma deve ancora insistere sulla continuità il salto di qualità. Tecnicamente ha doti importanti, che non ha però potuto esprimere appena arrivato. Non ha avuto un buon impatto con la realtà svizzera, tra l’altro. Io l’ho fatto giocare molto di più, nonostante non abbia sempre dato il meglio. Però, in questo modo, sta crescendo, poco per volta. La squadra lo ha capito, lo ha accettato, e gli dà più fiducia: la squadra percepisce questo stato di cose.”