Per Maurizio Jacobacci, tradizionale conferenza stampa a Cornaredo, al termine dell’allenamento del giovedì mattina. Il tecnico è voluto ritornare, per prima cosa, alla vittoria di mercoledì sera contro lo Zurigo (FC Lugano): “Mercoledì sera abbiamo ottenuto 3 punti fondamentali, visti i risultati di Sion e Thun. Però dobbiamo andare per la nostra strada, perché nessuno ci regalerà niente. La squadra sa che ci dovremo salvare da soli.”
“Rispetto agli infortunati, Gerndt si è allenato oggi con il gruppo, ma decideremo domani se sarà tra i 18 convocati per Basilea. Janga si è allenato separatamente, ma sta meglio. Valuteremo le loro condizioni, tenendo però che ci sarà la partita in casa con il Servette al 31. C’è ancora una settimana di tempo per recuperare, ma dovremo arrivarci prontissimi”.
“Holender ha scontato la squalifica, è attaccante di ruolo, e averlo in campo darà fiducia a tutto il gruppo. Marić non sta bene per via di un risentimento muscolare, ed è in dubbio. A Basilea andremo a difenderci, pronti però a far male all’avversario. Ho visto la partita che hanno fatto al kybunpark: dopo lo 0-2, per quasi 60 minuti, il San Gallo ha pressati nella loro metà campo. Il punteggio (0-5 – ndr), secondo me, ha penalizzato troppo i biancoverdi.”
“Premesso questo, si tratta di un gruppo evidentemente importante. Tuttavia, molto dipende da quale avversario si trovano davanti. Dovremo quindi impegnarci per creare loro dei dubbi, per non farli giocare come vogliono. Noi andremo a Basilea per provare a sorprenderli, e non partiremo battuti, anche se sappiamo che dovremo dare il 100% per fare risultato, adeguare il nostro gioco a ciò che ci troveremo davanti. L’attitudine e la mentalità saranno fondamentali per fare un risultato positivo. Se c’è questa voglia, nulla sarà precluso.”
“Sono contento del lavoro importante fatto dallo staff. Abbiamo evitato di bruciare i giocatori, con un giusto equilibrio tra sforzi e recupero, che ci permette di correre ancora a fine partita. Inoltre non abbiamo praticamente avuto problemi muscolari, e questo è significativo”.
“Rispetto al comportamento in casa e in trasferta, penso che dobbiamo imparare a essere costantemente attenti e concentrati. Il nostro punto forte sono le palle inattive. Dobbiamo sapere come posizionarci, come muoverci, correre dove arriverà la palla, puntare la porta pensando: ‘La palla arriverà lì dove sto andando, la calcio e faccio gol’.”