Calcio Femminile

I Mondiali di calcio femminile 2023 si terranno in Australia e Nuova Zelanda

La FIFA ha deciso, al termine del consiglio che si è riunito nei giorni scorsi in videoconferenza, che i prossimi Mondiali di calcio femminile 2023 si terranno in Australia e Nuova Zelanda. La candidatura congiunta dei due paesi oceanici, che aveva come sfidante quella della Colombia, ha ricevuto al primo scrutinio ben 22 dei 35 voti validi espressi dai membri del Consiglio FIFA.

L’edizione del 2023, giunta alla sua nona edizione, sarà la prima Coppa del Mondo Femminile di calcio che verrà tenuta nell’emisfero australe ma soprattutto il primo grande evento FIFA mai tenuto in Oceania, essendo inoltre il primo torneo a essere ospitato da due federazioni calcistiche diverse (l’Australia fa parte della AFC mentre la Nuova Zelanda è membra dell’OFC). Ma, cosa ancora più importante, sancirà l’allargamento del format da 24 a 32 squadre, come ha sottolineato il presidente FIFA Gianni Infantino: “Il calcio femminile è di cruciale importanza per la FIFA, tanto che il Consiglio ha deciso di investire un miliardo di dollari nei prossimi quattro anni nello sviluppo di questo movimento. Abbiamo assistito allo spettacolo fantastico dei Mondiali dell’anno scorso in Francia, portando il calcio femminile a un livello mondiale. Vogliamo continuare così”.

Il torneo (che in lingua Māori si chiamerà 2023 FIFA Wāhine O Te Ao) dovrebbe tenersi nei mesi di luglio e agosto del 2023 e le due federazioni hanno proposte 13 possibili località per le partite: in Australia si parla di Sydney (che dovrebbe ospitare la finale allo Stadium Australia), Brisbane, Melbourne, Newcastle, Perth, Launceston e Adelaide, mentre in Nuova Zelanda si parla di Auckland, Wellington, Dunedin, Hamilton, Christchurch e Wellington.

La notizia è stata accolta con soddisfazione dalla Commissaria tecnica della Nazionale Femminile Milena Bertolini: “E’ stata scelta una sede dove il calcio femminile riveste un ruolo molto importante. Il mio augurio è che l’Australia sia di buon auspicio, personalmente ho un bellissimo ricordo”.

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Stefano Pellone