La nuova Formula 1 ci piacerà tanto
Il Coronavirus ha ritardato l’inizio del Mondiale 2020 di Formula 1, ma 119 giorni dopo la gara cancellata di Melbourne, la banda delle due ruote è scesa in pista in Austria. Nei mesi di stop forzato alcuni piloti hanno intrattenuto il pubblico con gare virtuali, mentre altri si sono concentrati al massimo sull’aspetto fisico: fatto sta che tutti morivamo dalla voglia di vedere una gara vera e propria.
L’attesa non è stata vana e in Austria abbiamo avuto prova di quella molto probabilmente sarà la Formula 1 del futuro: la prima prova del Mondiale è stata ricca di colpi di scena con tre safety-car, tanti ritiri e un finale spettacolare dominato da un Charles Leclerc in versione predestinato. Dopo anni bui in cui questo ramo del motorsport annoiava gli spettatori ed era sempre troppo scontato, nelle ultime stagione una banda di giovani scalmanati ha iniziato a far intravedere nuove potenzialità. Il Mondiale, anno dopo anno, è sempre stato vinto da Lewis Hamilton e dalla Mercedes, ma in ogni gara sorpassi e sfide tra piloti hanno tenuto incollati al televisore sempre più spettatori.
Merito anche di Sky: da quando il colosso della pay-tv ha strappato alla Rai l’esclusiva della trasmissione delle gare si è respirata una nuova linfa con un commento tecnico più spettacolare e inviati preparati ai box. Carlo Vanzini ha così guidato la riscossa della Formula 1 tra il pubblico più giovane: non è più solo lo sport seguito dai nostri “vecchi” padri ancora innamorati delle gare di Senna, Prost e Lauda, ma anche i teenager ora non vogliono più perdersi l’appuntamento domenicale con il sorpasso di Leclerc o con la sportellata di Verstappen.
Questi sono i due giovani piloti più alla ribalta: RedBull e Ferrari infatti competono per la vittoria e i loro nomi sono ormai noti a tutti. Ma oltre a Leclerc e Verstappen, la Formula 1 del futuro schiera un nutrito gruppetto di giovani molto interessanti che nei prossimi anni sono destinati a prendersi la ribalta. Il primo che ci viene in mente è Lando Norris che in Austria ha concluso la gara in terza posizione conquistando il suo primo podio della carriera a soli 21 anni. La McLaren è da troppi campionati scomparsa nei fondi della classifica, ma quest’anno sembra poter cambiare qualcosa visto che anche il compagno di Norris, il futuro ferrarista Carlos Sainz, è arrivato quinto. Sentiremo a lungo parlare anche di George Russell: certo, oggi molti di voi non lo calcolano molto vista la poco competitività della Williams, ma il classe ’98 è da tempo entrato in ottica Mercedes e nelle serie minori ha sempre vinto.
Giovinazzi, Albon e Latifi hanno ancora qualcosa da dimostrare senza poi dimenticarci un’ombra piuttosto ingombrante che si sta avvicinando alla Formula 1: Mick Schumacher, attualmente in Formula 2, studia in grande ed è pronto nei prossimi anni al salto in F1 facendo sognare Maranello dopo i trionfi del padre. Ora però non pensiamo al futuro e godiamoci questo Mondiale che si è fatto a lungo attendere, ma che finalmente è pronto per darci spettacolo. Cara Formula 1, quanto ci eri mancata.