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I grandi “piccoli” della Formula 1 – Connaught

In questo periodo di forzato stop della Formula 1, ripercorriamo la storia di scuderie che non hanno avuto i capitali delle grandi case automobilistiche e degli importanti costruttori privati, ma che hanno comunque lasciato un segno indelebile nel massimo sport automobilistico grazie a un fattore fondamentale: la passione. Oggi è il turno della Connaught

Come erano difficili gli anni Cinquanta della Formula 1. Difficili nel senso che davvero ogni Gran Premio era una sfida viso a viso tra il pilota e la morte. Dal punto di vista della sicurezza, si sono fatti non uno ma centomila passi avanti, per fortuna.

Eppure, erano contemporaneamente tempi romantici. Tempi in cui bastava un’officina, un po’ (ma neanche troppo) di denaro, tanta inventiva e tanta passione per poter sbarcare dall’officina…in Formula 1. Proprio quello che accadde a Rodney Clarke e Mike Oliver, titolari di un’officina automobilistica a Send, piccola cittadina del sudest dell’Inghilterra, che nel 1949 misero su la Connaught, incrociando le parole Continental Autos.

Tre anni dopo, in casa a Silverstone, l’esordio nel Circus, piloti Kenneth MacAlpine, Ken Downing, Eric Thompson e Dennis Poore. La prima di 18 gare tra il 1953 e il 1959. 18 gare dove, al volane della Connaught si sono alternati 26 piloti. Il momento di gloria? Domenica 2 settembre 1956, Monza, Gran Premio d’Italia.

Ron Flockhart è l’ultimo qualificato delle Connaught motorizzate Alta, ventitreesimo in griglia e penultimo. Ebbene, al termine di una gara rocambolesca, Flockhart portò la Connaught per la prima volta sul podio, terzo dietro Moss su Maserati e Fangio (che si fece prestare in corsa la macchina da Collins) su Ferrari. Fu una gioia immensa per Clarke e Oliver, il punto più alto della loro storia in Formula 1.

Una storia che durò ancora tre stagioni. L’ultima recita della Connaught fu il Gran Premio degli Stati Uniti a Sebring nel 1959 con la squadra a stelle e strisce di Paul Emery, con il pilota Bob Said che però fu costretto subito al ritiro per un incidente in partenza.

La Connaught però, assieme alla Formula 1, si cimentò anche nelle gare destinate alle vetture stradali con ottima fortuna. Questo proprio fino al 1959, anno in cui l’avventura di Clarke e Oliver terminò. Anni di passione. Con quella domenica di settembre 1956 che fu un vero e proprio premio a quella passione.