Svizzera – Nella ripresa, il primo squillo è del Basilea: 2-3 al Losanna in Coppa
Il calcio è tornato, anche in Svizzera. E non è stato un caso che lo abbia fatto con la Coppa nazionale. Esistevano diverse ragioni di ordine pratico (il Basilea è ancora in corsa in Europa League, per esempio) rispetto alla scelta. Tuttavia è oggettivo che la manifestazione, più che la Super League, sia il vero collante di tutto il movimento, visto che coinvolge compagini di tutti i livelli.
Certo: non sappiamo, per esempio, se il Bavois (squadra di PL, vale a dire la terza categoria del calcio elvetico) disputerà il quarto contro il Winterthur, visto che il campionato è stato definitivamente sospeso, con tutto ciò che ne consegue. Però è un dato di fatto che la Coppa unisce. E aver ripreso proprio con una partita di questa competizione ha un grande valore simbolico.
Incontro a porte chiuse, naturalmente. Ma, dobbiamo dirlo, non per questo meno divertente di altre partite giocate con il pubblico. Gli spettatori che hanno assistito davanti ai teleschermi (la sfida è stata trasmessa sulla Rete2 di tutte le televisioni nazionali) si sono infatti sicuramente divertiti. Magari non sarà stata una gara di livello tecnico superlativo: tuttavia, dal punto di vista delle emozioni e dei cambiamenti di fronte, sicuramente è stata una giostra.
Alla vecchia Pontaise, davanti ai vertici del calcio svizzero (il presidente dell’ASF Dominique Blanc, il ct della Nazionale Vladimir Petković e il direttore delle squadre nazionali Pierluigi Tami tra gli altri), le due squadre hanno infatti dato vita a una battaglia durata 120 minuti. E pensare che gli ospiti, grazie a una doppietta di Cabral nella prima frazione (davvero pregevole la rovesciata in occasione della prima segnatura), pensavano di aver risolto ogni problema.
Neanche per idea: i romandi, guidati da Giorgio Contini, anche senza la spinta del pubblico di casa, sono infatti rientrati sul terreno di gioco, nella ripresa, decisi a tentare la rimonta. E, nel giro di due minuti, con Zeqiri (72′) e Geissmman (73′) hanno riportato in equilibrio la partita
Come scrivevamo sopra, la tattica ha lasciato posto al cuore e all’improvvisazione. Capovolgimenti di fronte, errori, occasioni, legni colpiti e, in generale, poca voglia di risparmiarsi. Come se si volesse dare un calcio al passato recente, e riabbracciare di prepotenza la vita. A dimostrazione di questo, abbracci veri (seppur vietati) dopo i gol. Alla fine, l’hanno spuntata i renani ospiti, grazie a una zampata di Silvan Widmer quando stava per chiudersi il primo tempo supplementare.
Nel fine settimana, vittoria in amichevole per il Lugano, che ha superato 3-1 il GCZ. La partita, disputata sul campo neutro di Altdorf, nel Cantone di Uri, ha impegnato non poco i ticinesi (tra l’altro, sono stati giocate due frazioni da 60 minuti). I bianconeri, superiori sul piano tecnico, oltre al gol di Gerndt, nel primo tempo, hanno creato diverse occasioni, in parte sventate dall’ex Salvi.
Nel secondo tempo, i sottocenerini hanno trovato il raddoppio è arrivato con Lovrić. Dopo circa 80′, Jacobacci ha messo sul terreno le seconde linee, che hanno trovato il terzo sigillo grazie a un rigore, trasformato da Rodríguez.