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Viaggio nel Subbuteo oggi – I club: attività e modalità di funzionamento

Nella puntata di oggi racconteremo agli appassionati nuovi e vecchi del Subbuteo come e dove trovare altre persone con le quali condividere la loro passione. Abbiamo già introdotto il discorso la scorsa settimana: oggi, però, entreremo più nello specifico.

All’interno del club, infatti, non troveremo solo dei compagni di gioco. Persone più dentro di noi nell’ambiente ci consentiranno, per esempio, di acquistare miniature “giuste” (quindi in regola con gli standard dei tornei, per esempio) attraverso canali collaudati e sicuri.

Come in tutti gli ambienti di collezionismo e modellismo, la fregatura è dietro l’angolo: dietro siti dalle foto accattivanti si potrebbero nascondere sorprese sgradite. Ci suggerisce il nostro esperto Maurizio di stare alla larga dalle offerte improvvisate: “Su Facebook ci sono gruppi privati come il Mercatino Subbuteo Italia dove acquistare materiale originale con la certezza che gli inserzionisti siano tutte persone fidate e selezionate dalle quali procurarsi il materiale originale, senza brutte sorprese.”

Foto da https://conankrom.jimdofree.com/

Nei club, invece, esistono appassionati che da anni hanno questo hobby, che frequentano o hanno frequentato fiere e mercatini, che si servono da siti sicuri sotto l’aspetto della serietà e, non ultimo, di quello della gestione dei dati (non dimentichiamo che si tratta comunque sempre di acquisti, e che i soldi che girano sono veri e, soprattutto, vostri). Il suggerimento, quindi, e di prendere contatto con uno che si trovi nella vostra zona, prima di partire: sarà anche un modo di conoscere altre persone e, perché no, di trovare nuovi amici.

Quelli esistenti, come vi abbiamo detto la scorsa settimana, li trovate nel sito https://oldsubbuteo.forumfree.it/. Preferibile contattarli in anticipo per avere (soprattutto in questo periodo) la conferma o meno degli orari di riunione. Quasi sempre queste associazioni sono ospitate presso circoli dopolavoristici e/o sale parrocchiali.

Tuttavia, nulla vieta, al nuovo arrivato, magari dotato di un non comune spirito d’iniziativa, di creare (preferibilmente dopo un periodo più o meno lungo d’affiliazione) un nuovo club. Distanza, problemi logistici o, anche, incompatibilità con qualche socio possono essere la spinta decisiva alla creazione di un proprio spazio.

Foto da https://conankrom.jimdofree.com/

Ma come fare? Ci viene in aiuto, coi propri consigli, il nostro esperto. Per la maggior parte, giova precisarlo, sono indicazioni che possono essere utili alla creazione di qualsiasi sodalizio, fermo restando la specialità data dall’affiliazione che, ovviamente, segue le regole proprie di ciascuna associazione che riunisca gruppi di persone uniti da una comune passione.

Ma lasciamo la parola, appunto, a Maurizio: “La cosa fondamentale è avere già due o tre amici convinti della cosa, con i quali già ci di trova almeno una volta la settimana a giocare, e che si abbia in comune la necessità di avere più spazio. Manco a dirlo, il problema più grosso è il luogo di riunione. Questo deve rispondere a molte caratteristiche e, per questo motivo, non è facilmente trovabile.”

“Il locale dovrà essere asciutto, ben illuminato e riscaldato. Se in condivisione con altre realtà associative, dovrà essere dotato di un ripostiglio sicuro dove poter ricoverare il materiale, soprattutto i campi, che sono ingombranti e che sarebbe preferibile trasportare il meno possibile, in modo da garantire loro una vita tranquilla, che ne conserverà più a lungo le caratteristiche. Un campo liscio è in ottime condizioni è infatti base indispensabile per giocare.”

https://conankrom.jimdofree.com/

“La sala parrocchiale è spesso considerata indirizzo sicuro. Tuttavia, oltre a essere di solito piuttosto cara, non sempre dispone di un luogo idoneo per la conservazione del materiale che, come più volte fatto presente, essendo delicato e costoso, va conservato con cura e non in condivisione con altro. Un’alternativa possono essere i locali comunali destinati all’associazionismo, sui quali però gravano, più o meno, le stesse problematiche. Serviranno, quindi, inventiva, fortuna e, magari, qualche socio con un a disposizione un locale utilizzato per altro di giorno, ma libero alla sera.”

Quanti campi servono per poter avere un’attività normale?  “Si parte con 2, ma con l’obbiettivo di farli diventare almeno 6. Serve fare una colletta o stabilire un’autotassazione fissa, magari con la gratificazione di avere un campo personale nel club. Si fa una tappa al Brico di zona per comprare assi, sponde, viti e cavalletti, e iniziare a preparare i campi. Attenzione a metterli a un’altezza ‘comoda’ per i diversamente giovani, le cui schiene sono già gravate dal peso degli anni!”

“Ora resta solo da procurarsi il materiale: servono panni in cotone, porte, palloni e, magari, un po’ di squadre. Per questa esigenza, esistono canali sicuri, come abbiamo detto in precedenza, reperibili tramite il forum e i gruppi Facebook dedicati.”

Trovata la sede e il materiale, mancano ‘solo’ i giocatori. Necessita promozione, e le idee qua sono tante. Pubblicazione di annunci sui gruppi Facebook a diffusione locale tipo ‘Sei di XXX se…’ e tanto altro. Certo, bisogna darsi da fare stampando locandine, trovando spazi per una serata divulgativa, perché no in collaborazione con qualche bar o ristorante, per esempio, che potrebbe essere lieto di ospitarci, magari in una serata normalmente morta.”

“Con una buona dose di fortuna, che non prescinde però dall’impegno di chi ci lavora, si riuscirà così a mettere insieme una buona compagnia. L’ultimo passaggio sarà il riconoscimento da parte della comunità, vale a dire affacciarsi tutti insieme sul Forum Old per farsi conoscere. L’obbiettivo è la definitiva consacrazione al nostro sogno comune: il meeting nazionale.”

Continua – Qua il link alla puntata precedente, con i rimandi alle altre