Primo Piano

Falli di mano, VAR, norma del vantaggio e cartellini: la guida alle novità del regolamento 2020/2021

Sui propri canali ufficiali, l’Internatonal Football Association Boarding ha pubblicato la nuova versione del regolamento del giuoco del calcio, che da oggi entra in vigore per essere applicato ai campionati internazionali. Ci sono diverse e interessanti novità che proviamo ad analizzare nel dettaglio. L’IFAB ha tra l’altro precisato che, per quanto riguarda i campionati che stanno per ripartire dopo l’emergenza Covid-19, le varie Federazioni potranno decidere se proseguire con il vecchio regolamento o adottare già quello nuovo.

Regola 1.10 – Il terreno di gioco

Una modifica molto relativa riguarderà le porte: molto semplicemente, viene precisato che i pali delle porte e le traverse potranno essere di forma quadrata, rettangolare, circolare, ellittica o una combinazione di tutte queste e non devono essere pericolose.

Regola 2.2 – Il pallone

In questo caso, vi è un cambiamento nell’uso dei termini per rendere il testo coerente con la Regola 8. Nel nuovo testo, viene previsto che, qualora il pallone diventi difettoso, il gioco deve essere interrotto e ripreso con un nuovo pallone (in precedenza: “ripreso con un nuovo pallone con una rimessa dell’arbitro nel punto in cui si trovava il pallone quando si è reso inutilizzabile”)

Regola 4.4 – L’equipaggiamento dei calciatori

Anche in questo caso si utilizza una maggiore semplificazione del testo, con alcune indicazioni tecniche che vogliono riflettere le novità agli “performance standards” della FIFA per i dispositivi EPTS (Electronic Performance and traccino Systems).

Regola 10.3 – L’esito di una gara

Una prima modifica riguarda le ammonizioni ed espulsioni di giocatori in occasione dei tiri di rigore. Secondo il nuovo testo, un giocatore che viene espulso durante la partita non può prendere parte ai tiri di rigore (qui è come prima), ma le ammonizioni e richiami verbali subiti durante la gara non vengono “portati avanti” anche ai tiri di rigore. In pratica, se un giocatore viene ammonito durante la partita e poi viene ancora ammonito durante i tiri di rigore, non verrà espulso per somma di ammonizioni. La ragione, spiega l’IFAB, è legata al fatto che i tiri di rigore non sono ufficialmente parte della partita.

La seconda riguarda i calci di di rigore e, più in particolare, i portieri. Fino allo scorso regolamento, se un portiere commetteva un’infrazione e il calcio di rigore doveva essere ripetuto, questi veniva anche ammonito. Nel nuovo testo, invece, il portiere andrà prima ammonito verbalmente e solo in caso di nuova/e infrazione/i verrà ammonito. Inoltre, c’è un’evidente semplificazione nel caso (in realtà piuttosto raro) in cui sia il portiere che il giocatore che sta calciando il rigore commettono un’infrazione in contemporanea: in questo caso, il tiro viene annotato come “non realizzato” e chi ha eseguito il tiro viene ammonito. Insomma, viene punito esclusivamente, rispetto a prima, il solo tiratore del rigore, poiché si ritiene che proprio la sua infrazione causi l’infrazione del portiere (per esempio, non rimanere sulla linea di porta al momento della battuta del rigore).

Regola 11.2 – Fuorigioco

Viene confermata la regola generale per cui un giocatore in posizione di fuorigioco che riceva il pallone da un avversario, il quale lo gioca intenzionalmente, non è considerato aver tratto vantaggio. La precisazione riguarda l’eliminazione della frase “ad eccezione di un salvataggio intenzionale di un qualsiasi avversario” e, soprattutto, l’inclusione tra le “giocate intenzionali”, anche un tocco di mano considerato “intenzionale”: la logica di fondo è che se una giocata deliberata “legale” come un tiro o un colpo di testa rendono la posizione di fuorigioco dell’attaccante non più punibile, deve avere la stessa conseguenza anche una giocata deliberata “illegale” come un tocco di mano intenzionale.

Regola 12 – Falli e scorrettezze

Entriamo nei dettagli delle novità più interessanti. La grande novità riguarda la punibilità dei falli di mano e, per la prima volta, compare anche un grafico che spiega più o meno nel dettaglio quale tocco del braccio è punibile o meno.

Ai fini della determinazione di un fallo di mano il limite del braccio è stabilito nel punto inferiore dell’ascella. Cambia anche la parte relativa al fallo di mano vero e proprio. Infatti, un giocatore commette fallo se:

  • tocca intenzionalmente il pallone con la mano o il braccio, compreso se muove la mano o il braccio verso il pallone (come prima);
  • segna nella porta avversaria direttamente con le mani / braccia, anche se accidentalmente, compreso il portiere (come prima);
  • tocca il pallone con le mani / braccia quando (qui viene eliminata l’ambigua formula “è di solito un’infrazione se un calciatore”):
    – queste sono posizionate in modo innaturale aumentando lo spazio occupato dal corpo
    – queste sono al di sopra dell’altezza delle sue spalle (a meno che il calciatore non giochi intenzionalmente il pallone che poi tocca le mani / braccia)
  • Ma, soprattutto, è presenta una nuova indicazione: dopo che il pallone ha toccato le sue mani/braccio o quelle di un compagno, anche se in maniera accidentale, e poi segna nella porta avversaria o crea un’opportunità di segnare una rete. Sarà considerato fallo di mano, dunque, anche il tocco accidentale del braccio del giocatore attaccante (non sarà considerato fallo, invece, se in caso di tocco accidentale con la mano, il pallone attraversa una lunga distanza come per un passaggio o dribbling e/o ci sono diversi passaggi prima dell’opportunità da rete.)

Sui falli di mano, viene modificato il testo anche per quanto riguarda i portieri, con un’aggiunta al testo originario. Resta la norma per cui “Fuori della propria area di rigore, il portiere è soggetto alle stesse restrizioni degli altri calciatori per quanto riguarda il contatto tra pallone e mani / braccia. Se il portiere tocca il pallone con le mani / braccia all’interno della propria area di rigore, quando ciò non è consentito, verrà assegnato un calcio di punizione indiretto, ma non sarà assunto alcun provvedimento disciplinare”; ma viene aggiunto che, qualora il portiere tocchi il pallone una seconda volta prima di un compagno o un avversario (con o senza le mani) per esempio in occasione di un calcio di rinvio o un calcio di punizione, l’estremo difensore dev’essere ammonito o espulso se interrompe “una promettente azione d’attacco o nega una rete o una chiara opportunità da rete”.

Novità molto importante per quanto riguarda provvedimenti disciplinari e la norma del vantaggio. Con il nuovo regolamento, se l’arbitro consente di battere un calcio di punizione “veloce” in seguito a un fallo da DOGSO (ossia “Deny an Obvious Goal Scoring Opportunity”, punibile con cartellino rosso), alla prima interruzione il giocatore sarà punito con il provvedimento disciplinare subito “inferiore” nella scala, quindi con un cartellino giallo. Stesso discorso in caso di applicazione della norma del vantaggio per un fallo da ammonizione per aver interferito o fermato una promettente azione d’attacco: alla prima interruzione, l’arbitro non adotterà nessun provvedimento.

Le ultime due novità su questa regola riguardano:

  • Un giocatore viene ammonito se colpevole di non aver rispettato la distanza richiesta quando il gioco riprende con un calcio d’angolo, un calcio di punizione o una rimessa laterale, ma anche (questa è la novità) con su una rimessa da parte dell’arbitro.
  • Un giocatore viene ammonito per comportamento antisportivo anche se un giocatore commette qualsiasi infrazione (e non si parla più in specifico di “fallo”, includendo quindi il giocare il pallone due volte prima che venga toccato da un compagno o un avversario come, ad esempio, in occasione di un calcio di rinvio, un calcio di punizione ecc..) che interferisce con o interrompe una promettente azione d’attacco, eccetto il caso in cui l’arbitro assegna un calcio di rigore per un’infrazione derivante da un tentativo di giocare il pallone.

Regola 14.2 – Il calcio di rigore

Qui le novità riguardano le infrazioni in occasione di un calcio di rigore, prima che il pallone sia in gioco.

Se a commettere fallo è il portiere:

  • Se il pallone entra in rete, la rete è valida
  • Se il pallone manca la porta o rimbalza contro la traversa o i pali, il tiro è ripetuto solo se l’infrazione del portiere ha chiaramente avuto impatto sul tiratore
  • Se il pallone non entra in rete per intervento del portiere, il tiro dev’essere ripetuto.

Come detto sopra, in caso di infrazione il portiere viene prima richiamato e ammonito solo in caso di nuova infrazione.
Se commettono un’infrazione sia il portiere che il tiratore del rigore nello stesso momento, il tiratore del rigore viene ammonito e il gioco riprende con un calcio di punizione indiretto in favore della squadra difendente.

Protocollo VAR

Anche qua abbiamo alcune novità, dirette a cambiare due punti nelle sezioni dedicate alle procedure e revisione. Per la prima, il testo dello scorso anno affermava che:

Se il “controllo” indica un “errore chiaro ed evidente” o un “grave episodio non visto”, il VAR comunicherà queste informazioni (ma non la decisione che deve essere assunta) all’arbitro che deciderà se iniziare o no una “revisione”

Nella nuova versione, viene cancellata la frase tra parentesi: viene rimosso il riferimento alla decisione finale, poiché il VAR può dare un consiglio all’arbitro circa la decisione da prendere, ma resta quest’ultimo a prendere quella finale.

L’altra novità riguarda la parte di “Revisione”. In particolare, tra i punti indicati in cui “l’arbitro può avviare una “revisione” per un potenziale “errore chiaro ed evidente” o un “grave episodio non visto” quando”:

  • (…)
  • se il gioco non è ancora interrotto, l’arbitro interrompe il gioco quando il pallone è in una zona / situazione neutra (di solito quando nessuna squadra è impegnata in un’azione d’attacco) e mostra il gesto dello “schermo tv”.

Come spiegato dall’IFAB, è richiesto solo un gesto dello “schermo tv” per la revisione VAR, a meno che non sia richiesto un altro segnale per interrompere il gioco. Inoltre, il testo viene riorganizzato per enfatizzare che la “on-field review” è attesa quando l’incidente/decisione è non-fattuale (per dire, tra le decisioni “fattuali” vengono generalmente ricompresi il fuorigioco, un fallo di mano/fallo, fallo dentro o fuori dall’area, pallone uscito dal terreno di gioco, ecc..: in questi casi, è generalmente sufficiente la sola revisione del VAR, senza che l’arbitro riguardi l’azione allo schermo a bordo campo).

Glossario

Sono presenti due cambiamenti alla terminologia.

  • Una trattenuta avviene solo quando il contatto di un giocatore con il corpo o l’equipaggiamento di un avversario impedisce il movimento di quest’ultimo.
  • La posizione di un giocatore in occasione di una ripresa di gioco è determinata dalla posizione dei propri piedi o ogni parte del proprio corpo che tocchi il terreno, eccetto quanto evidenziato alla Regola 11 sul Fuorigioco.