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Terribili insulti su FB contro la Bellanova, giocatore sospeso: il NibionnOggiono dice no all’odio online

Nemmeno a livello dilettantistico c’è più spazio per i discorsi d’odio, per l'”hate speech” verso altre persone. E, per fortuna, stavolta ce l’ha ricordato il NibionnOggiono, società lombarda che milita attualmente nel Girone B di Serie D da neopromossa dopo essere salita dall’Eccellenza lo scorso anno. Con un comunicato ufficiale, infatti, il club lecchese ha annunciato di aver sospeso un proprio tesserato, Davide Castagna, per aver rivolto attraverso la propria pagina Facebook delle affermazioni estremamente gravi verso la Ministra delle politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova, da giorni al centro di durissime polemiche per aver portato avanti una campagna di regolarizzazione di circa 600mila migranti attualmente senza permesso di soggiorno.

Una decisione a cui potrebbero far seguito anche altre conseguenze, tra cui l’ipotesi della risoluzione del contratto poiché “il comportamento tenuto dallo stesso è ben lontano dalla sana e morigerata etica sportiva a cui la Società si è sempre ispirata”. Insomma, non bisogna essere necessariamente una squadra di Serie A per dimostrarsi dei seri professionisti, trattando i propri calciatori come lavoratori il cui comportamento può influire direttamente con l’immagine di un’intera società.

Quanto scritto da Castagna è stato davvero inaccettabile (“Teresa Bellanova P***NA! FUORI DAI C***NI!!! BASTA!!!), anche per la serie di altri commenti altrettanto gravi comparsi sotto il suo post, per non parlare di mi piace, risate e cuori. Insulti che, tra l’altro, vanno al di là di ogni credo politico, di qualsiasi idea: sono affermazioni infamanti per una donna, ancora prima di un ministro. Per fortuna, il vortice d’odio innescato dal giocatore non è passato inosservato anche ad alcuni tifosi e, soprattutto, alla dirigenza del NibionnOggiono, intervenuta prontamente. Perché ormai i social sono parte della nostra vita e quello che facciamo e diciamo è sempre più amplificato, visibile. Sono parte della nostra vita e della nostra società: atteggiamenti violenti e di odio non sono più accettabili nemmeno online, oltre che nella vita reale. E questa decisa presa di posizione ne è stata la dimostrazione.