L’emergenza coronavirus ha interrotto, come è giusto che sia, qualunque tipo di attività sportiva. Ciclismo compreso. In questo periodo di forzato stop, è bello aprire il libro della storia di questo meraviglioso sport e ripercorrere le vicissitudini delle più importanti squadre italiane. Quest’oggi è il turno della Mercatone Uno.
La passione di un uomo, le gesta di un fuoriclasse. Con il grande filo della vita in comune. Per entrambi prima l’ascesa, poi il successo e alla fine l’improvviso declino, sia professionale quanto purtroppo umano. Romano Cenni e Marco Pantani. Uniti da quel nome, Mercatone Uno, che per il primo ha rappresentato la creatura lavorativa di una vita e per il secondo la porta verso l’Empireo del ciclismo in quel magico 1998.
Ma andiamo con ordine. Mercatone Uno, azienda attiva nel settore dei grandi magazzini creata e forgiata da Romano Cenni, entrò nel ciclismo nel 1992, rilevando la Gis Gelati nella sponsorizzazione del gruppo sportivo Juvenes San Marino (e infatti fino al 1997 corse con licenza sammarinese). Per Cenni non si trattava della prima volta nel mondo del ciclismo, dato che negli anni ’60 sponsorizzò la Germanvox-Wega, squadra, tra gli altri di Vito Taccone.
L’avventura con il gruppo sportivo della Repubblica del Titano durò per quattro stagioni. Principale protagonista fu Francesco Casagrande. Il toscano passò professionista proprio nel 1992 con la maglia della Mercatone Uno e conquistò i suoi primi successi importanti, tra cui una Milano-Torino e un Giro dell’Emilia nel 1994 e il Giro dell’Appennino nel 1995. Ma la Mercatone Uno tenne a battesimo in quegli anni anche un altro neoprofessionista toscano che avrebbe scritto pagine importanti nelle classiche, Michele Bartoli, che nel 1994 vinse al Giro d’Italia la tappa di Lienz (il giorno dopo sarebbe cominciata la leggenda di Marco Pantani, anche se in maglia Carrera Jeans).
A completare il trittico dei grandi toscani in maglia Mercatone Uno vi è Mario Cipollini. Re Leone corse un anno in maglia Mercatone Uno, il 1995, imponendosi in due tappe al Giro e al Tour de France. L’anno prima alla Grande Boucle, Eros Poli, in casacca Mercatone Uno colorata eccezionalmente di azzurro per evitare la sovrapposizione con la Maglia Gialla, da passistone fece un’impresa vincendo la tappa di Carpentrans passando per primo sul mitico Mont Ventoux. Nel 1995 la Mercatone Uno passò il testimone alla Saeco e lasciò il ciclismo.
Un addio che però ben presto si trasformò in un “arrivederci”. Dopo solo un anno di pausa, a Romano Cenni venne proposta una scommessa: tornare nel ciclismo e ricostruire un gruppo attorno a Marco Pantani e ad alcuni fuoriusciti dell’appena dismessa Carrera Jeans. L’azzardo è forte. Lo scalatore di Cesenatico era reduce da un 1996 passato fermo a causa della disastrosa caduta alla Milano-Torino 1995, quando, assieme a Secchiari e Dall’Olio, venne investito in discesa da un fuoristrada che viaggiava inopinatamente in senso contrario alla corsa e diversi già lo davano per finito.
Cenni accettò la scommessa e nacque la Mercatone Uno con Pantani capitano, Luciano Pezzi Team Manager e Giuseppe Martinelli direttore sportivo. Al Giro d’Italia 1997, però, la sfortuna tornò ad abbattersi su Pantani. Il Pirata cadde investito da un gatto nella discesa del Valico di Chiunzi, in Costiera Amalfitana, e fu costretto a ritirarsi. Al Tour de France, però, l’inizio della rinascita. Due vittorie di rabbia, una sulla mitica Alpe d’Huez e l’altra a Morzine, e il terzo posto finale nella generale dietro Ullrich e Virenque.
Il prodromo di quello che fu il magico 1998, quello della leggendaria doppietta Giro d’Italia-Tour de France. Una doppietta analoga, per quanto riguarda l’andamento delle due corse. Sia nella Corsa Rosa che nella Grande Boucle, sembrava soccombere contro l’avversario di turno, Alex Zulle al Giro e Jan Ullrich al Tour, con entrambi che volavano a cronometro. Ma in montagna, però, Marco volava. Al Giro si prese la Maglia Rosa nella tappa di Selva di Val Gardena (vinta dal bravo Guerini) dove Zulle crollò e poi a Montecampione piegò l’ultima resistenza di un coriaceo Pavel Tonkov. Al Tour, bastano due luoghi: Galibier e Les Deux Alpes e un tempo: nove minuti, quelli che Pantani inflisse in quel giorno a Ullrich sotto la pioggia e vestire così la Maglia Gialla.
Il 1999 stava proseguendo su quella falsa riga. Marco stava letteralmente dominando quel Giro d’Italia 1999 quando poi ci fu quell’ematocrito alto di Madonna di Campiglio e la storia che purtroppo noi tutti conosciamo (ah, quanto mancò Luciano Pezzi, scomparso il 26 giugno 1998, in quei frangenti). Il declino di Pantani corrispose purtroppo al declino della Mercatone Uno. Anche se ci fu spazio ancora per dei momenti d’oro. La Tre Valli Varesine 1999 conquistata da Sergio Barbero e il Giro dell’Appennino vinto da Simone Borgheresi, tanto per cominciare. E il Giro d’Italia 2000 dove a primeggiare fu Stefano Garzelli.
Il varesino passò professionista proprio con la Mercatone Uno nel 1997 e fu fido gregario di Pantani al Giro 1997 e a quello nel 1998, anno in cui riuscì a imporsi al Giro di Svizzera. Nel 2000, si ribaltarono i ruoli. Garzelli da capitano, grazie a un Pantani versione gregario, prima riuscì a vincere la prima tappa in carriera al Giro d’Italia a Prato Nevoso per poi al penultimo giorno strappare, nella cronometro del Sestriere, la Maglia Rosa a Francesco Casagrande e vincere così il suo primo e unico Giro d’Italia della carriera. Al Tour de France, poi, gli ultimi acuti della carriera di Marco Pantani, con il Pirata che vinse sul Mont Ventoux e poi a Courchevel si tolse dalla ruota Lance Armstrong.
Gli anni successivi per la Mercatone Uno furono una lenta agonia sportiva, corrispondente a quella di Marco Pantani. Poche e non di rilievo le vittorie per la squadra di Cenni, che nel 2003 decise la dismissione. Il 14 febbraio 2004, Marco Pantani perse la vita in un residence di Rimini in circostanze ancora da chiarire. Romano Cenni ci ha lasciato il 13 marzo 2017. Scommettiamo che Lassù Marco Pantani, Romano Cenni e Luciano Pezzi hanno ricostituito la Mercatone Uno. Questa volta per sempre.
Carta d’identita e palmarès
Nome: Mercatone Uno
Periodo di attività: 1992-1995; 1997-2003
Colori sociali: giallo
Grandi Giri: 3; Giro d’Italia 1998 con Marco Pantani; 2000 con Stefano Garzelli; Tour de France 1998 son Marco Pantani
Podi nei Grandi Giri: 3
Tappe nei Grandi Giri: 27; 11 nel primo periodo (6 Giro, 3 Tour, 2 Vuelta); 16 nel secondo periodo (8 Giro, 8 Tour)
Classiche Monumento: 0
Altre grandi classiche internazionali: 0
Grandi classiche italiane: 5; Giro dell’Appennino, 1995 con Casagrande, 1999 con Borgheresi; Giro dell’Emilia, 1994 con Casagrande; Milano-Torino, 1994 con Casagrande; Tre Valli Varesine, 1999 con Barbero;
Grandi corse a tappe di una settimana: 1; Giro di Svizzera 1998 con Garzelli