Home » Pallone in Soffitta – Edna Neillis e Rose Reilly, dalla Scozia per stupire

Pallone in Soffitta – Edna Neillis e Rose Reilly, dalla Scozia per stupire

Il calcio femminile in Italia, negli anni in cui cercava di decollare tra mille difficoltà, ha potuto contare sulla spinta di numerose campionesse straniere. Tra queste le scozzesi Edna Neillis e Rose Reilly, che hanno lasciato un’impronta fondamentale dopo aver combattuto varie difficoltà.

PIONIERE. Quando una donna si mette in testa una cosa, è risaputo, difficilmente molla la presa. Se aggiungiamo una grande passione a fare da traino, non ce n’è per nessuno. Questo è il file rouge che lega Edna Neillis a Rose Reilly, due ragazze scozzesi che dimostrarono pure al mondo maschile cosa erano capaci di fare con il pallone tra i piedi. Separate da meno di due anni di differenza anagrafica, ma sempre unite nella lotta per far crescere il loro movimento, Edna e Rose presero parte nel 1972 alla prima partita femminile tra squadre Nazionali, sfidando l’Inghilterra in un match non ufficiale. Tempi duri per loro e per tutte le ragazze desiderose di giocare, visto che la Federazione impediva qualsiasi attività sportiva femminile all’aperto negli stadi dei club affiliati.

Neillis con la maglia della Scozia

Questione di tempo. La coppia lasciò la Scozia per unirsi ai francesi dello Stade Reims, in tempo per vincere il campionato e venire notate dal Milan. L’Italia: il Paese dove le due calciatrici avrebbero svoltato nelle rispettive carriere.

 

ARRIVEDERCI. Ben presto fu chiaro che Neillis e Reilly non avrebbero fatto numero in quella squadra, diventandone immediatamente le stelle. Talento, intelligenza ed esperienza non facevano certo difetto alle due, che contribuirono in grande stile ai successi del Milan in campo nazionale. Nel frattempo avevano ricevuto la squalifica perpetua dalla Nazionale scozzese, per aver criticato la nomina del nuovo ct ritenuto una figura inadatta. Una grande delusione, per due atlete che proprio in Italia avevano fatto da apripista a tante connazionali. Poi le loro strade si divisero. Edna vestì le casacche di Gorgonzola, Piacenza, Foggia più una squadra minore leccese. Rose Reilly, invece, divenne una delle giocatrici di punta dell’intero calcio femminile nostrano.

Reilly al Milan nel 1975

Due titoli di capocannoniere (1978 con 32 reti e 1981 con 31), ben 9 campionati e 5 coppe Italia in una carriera lunghissima terminata nel 1995 dopo aver girato il Paese: dalla Lombardia alla Sicilia, dalla Puglia alla Toscana passando per Napoli. E l’introduzione – prima donna a riuscirci – nella Hall of Fame del calcio scozzese, avvenuta nel 2007. Tra il 1983 e il 1984, Rose aveva anche disputato 14 incontri con la Nazionale azzurra, dopo il conseguimento della carta d’identità italiana che però non le garantì la cittadinanza. Si divide oggi tra il Paese natale e quello d’adozione. Edna Neillis, stabilitasi nuovamente in Scozia dopo il ritiro, ha attraversato anni molto difficili a causa di gravi problemi di salute. È scomparsa nel 2015 a 62 anni: il suo talento e il ruolo determinante per il calcio femminile meriterebbero di essere riconosciuti in patria, proprio come è accaduto per l’amica di tante battaglie Rose Reilly.

Già pubblicati:

  1. Un incantesimo dorato di nome Malines (12 settembre 2019)

2. Roma-Dundee 3-0, quella pazza rimonta (19 settembre 2019)

3. L’accecante e incompiuto miracolo Parma (26 settembre 2019)

4. 1992: l’ultima Jugoslavia mancata (3 ottobre 2019)

5. Le parabole spezzate di Guerini e Roggi (10 ottobre 2019)

6. Gli stranieri di Romeo Anconetani (17 ottobre 2019)

7. Le due settimane che uccisero la Grande Inter (24 ottobre 2019)

8. L’invasione scandinava degli anni ’50 (31 ottobre 2019)

9. Vincenzo Scifo, fuoriclasse a metà (7 novembre 2019)

10. L’ultimo volo di Marco van Basten (14 novembre 2019)

11. La Polonia e la rivolta di Okecje (21 novembre 2019)

12. Bruno Nicolè, campione di cristallo (28 novembre 2019)

13. Bruno Mora, guizzi e malasorte di un campione (5 dicembre 2019)

14. Il sequestro del bomber Quini (12 dicembre 2019)

15. L’ultima fatica di Tommaso Maestrelli (19 dicembre 2019)

16. Annibale Frossi, il goleador con gli occhiali (26 dicembre 2019)

17. I tratti straordinari di Marino Guarguaglini (3 gennaio 2020)

18. De Matthaeis: “Io, da Foggia ai Cosmos” (9 gennaio 2020)

19. Ravanelli, Zola & Co. : cannonieri (e bidoni) in England (16 gennaio 2020)

20. Attila Sallustro, il primo re di Napoli (23 gennaio 2020)

21. CSI, dieci partite per una meteora (30 gennaio 2020)

22. Luceafarul, fucina di campioni nel regime Ceausescu (6 febbraio 2020)

23. Hatzipanagis, il Nureyev del calcio (13 febbraio 2020)

24. Serpentina breve di Rob de Wit (20 febbraio 2020)

25. Rodolfo “Sciabbolone” Volk, una vita di romanzo (27 febbraio 2020)

26. Tomas Brolin, il destino in un cross (6 marzo 2020)

27. Acqua e pallone, la storia di Luigi Burlando (12 marzo 2020)

28. Edmondo Fabbri, trent’anni di solitudine (19 marzo 2020)