Estero

Svezia, le misure messe in campo dal calcio per sopravvivere all’emergenza Coronavirus

In Svezia, come quasi ovunque in Europa, il pallone ha smesso di rotolare. Come raccontavamo la scorsa settimana, il problema (non solo qua) è la sopravvivenza economica del movimento. Abbiamo visto ieri cosa sta accadendo in Svizzera: oggi rivolgiamo lo sguardo sul Paese scandinavo.

Diverse sono le compagini che hanno aperto delle campagne di raccolta fondi. A Stoccolma, come riferisce Fotboll Sthml, il Djurgården ha lanciato la campagna #SaturdayTogetherDIF, per consentire ai sostenitori l’acquisto di buoni di supporto alle sezioni calcio e hockey su ghiaccio. Ogni biglietto costa 50 SEK (poco più di 4,5 Euro) e, poco prima delle 20 di domenica sera, risultavano essere stati venduti 17.600 biglietti, per un valore di 880.000 SEK (meno di 80.000 Euro).

La campagna, secondo quanto riferito alla medesima testata dal CEO degli Järnkaminerna Henrik Berggren, non ha una data di fine, vista la situazione. Tuttavia, già ora, lo stesso ha voluto esprimere, attraverso i colleghi svedesi, i propri ringraziamenti al popolo Blåranderna per l’attaccamento sinora dimostrato ai colori sociali.

L’AIK ha preso atto delle misure prese dal Governo svedese a tutela del lavoro dipendente, riducendo del 60% il proprio personale attivo negli uffici amministrativi. Il CEO ad interim della seziona calcistica della polisportiva Håkan Strandlund ha così commentato: (Fot. Sthml): “Lo scopo dei permessi a breve termine è di adattare la nostra attività alla realtà adesso, in previsione di un futuro molto incerto. Sono molto orgoglioso dello spirito di squadra che la nostra organizzazione ha dimostrato in questo momento, e grato ai nostri dipendenti e giocatori per la disponibilità dimostrata.” 

Altre squadre, tra le quali l’Helsingborg, si sono attivate attraverso versamenti volontari da parte dei giocatori e sottoscrizioni dei tifosi. In particolare, giovedì verrà giocata un’amichevole tra la Prima Squadra e l’U19. Ovviamente sarà chiusa al pubblico, ma sono stati comunque venduti dei biglietti simbolici al prezzo di 50 SEK, per finanziare il club. L’iniziativa, secondo quanto riferito da Fotbollskane, ha avuto successo, permettendo così di raccogliere finora circa 250.000 SEK. La partita verrà ripresa e diffusa tramite il sito web ufficiale della società rossoblù.

A parte questo, però, il vero nodo da sciogliere è cosa accadrà per il futuro della stagione. La Svensk Elite Football, equivalente nel Paese scandinavo della SFL elvetica, ha deciso per ora che i campionati professionistici prendano il via all’inizio di giugno. Secondo fonti conosciute da Fotboll Skåne, il piano su cui la SEF sta ragionando è ora di iniziare i tornei durante l’ultimo fine settimana di maggio, ovvero il 30/31. In tal caso, la scelta sarebbe seguire il programma regolare di quella inizialmente programmata come decima giornata dei tornei professionistici.

Secondo quindi questa testata locale, il debutto dell’Allsvenskan sarebbe questo:

Varberg-Djurgården
Sirius-Häcken
Örebro-Östersunds
Mjällby-Hammarby
Falkenbergs-Malmö
Elfsborg-Kalmar
Göteborg-Norrköping

Helsingborgs-AIK, ultima partita del programma, era inizialmente stata anticipata al 24 aprile. L’idea sarebbe poi di proseguire lasciando invariato il calendario delle giornate dalla 12° alla 30°, inserendo poi dei turni infrasettimanali e giocando le rimanenti partite dopo l’8 novembre, data prevista inizialmente per il termine del torneo.

Nulla è ufficiale, ovviamente: si tratta solo di un’ipotesi di lavoro. Tutto dipenderà, prima di tutto, dal decorso dell’epidemia. Una volta che saranno ripristinate le condizioni di sicurezza, si lavorerà a una soluzione. Sicuramente, lo abbiamo già scritto in precedenza, si partirà solo quando sarà possibile far entrare la gente negli stadi: l’opzione delle porte chiuse non viene infatti presa in considerazione.

Vedremo cosa accadrà, fermo restando che, qua come altrove, la priorità è risolvere la questione epidemia. A oggi, in Svezia, il numero di persone infette confermate è di 2.001, con 33 decessi (Fonte: Autorità sanitaria pubblica – Aggiornato il 23 marzo alle 21:00), mentre si trovano ricoverate in terapia intensiva 115 pazienti (Fonte: registro svedese di terapia intensiva – Aggiornato il 24 marzo, 9:30).