Primo Piano

Razzie di Calcio – Marzo 2020 #3

Il mondo del calcio dilettantistico è ormai sempre più protagonista di episodi vergognosi, legati a fenomeni di violenza e discriminazione, spesso accompagnati da razzismo e sessismo. Ogni settimana, basandosi sulle decisioni adottate dai Giudici Sportivi di tutta Italia, MondoSportivo racconterà gli episodi più gravi, regione per regione, così da permettere a tutti di scoprire dove si sono svolti e le vicende che ne hanno fatto da cornice. Con l’obiettivo di non lasciare nel dimenticatoio storie altrimenti destinate a rimanere in silenzio, superate dal tempo e da quell’insensato comune senso di accettazione che rende tutti noi, volontari o non, complici di questo male del nostro calcio.

Nonostante l’interruzione totale delle gare in quasi tutto il Nord, anche in questa puntata sono stati numerosi gli episodi gravi: 14 le terribili storie da raccontare oggi, di cui 6 di natura razzista e uno sessista. Cogliamo l’occasione di ricordare che, con l’interruzione dei campionati a causa della diffusione del Covid-19, la rubrica sarà temporaneamente sospesa, in attesa di un ritorno in campo e “alla normalità”.

CALABRIA

Gimigliano-Albi, Seconda Categoria Catanzaro

In questa storia, sono due calciatori, uno per squadra, a rendersi protagonisti di due vergognosi episodi, chiudendo l’arbitro in una morsa dolorosa e difficile da gestire. Al 35′ del secondo tempo, il calciatore dell’Albi Romano viene espulso per somma di ammonizioni e, invece ci uscire dal campo, si lancia contro l’arbitro e lo colpisce con un calcio, fortunatamente senza gravi conseguenze. Passano dieci minuti e ad essere espulso è Gigliotti, stavolta del Gimigliano, anche lui senza accettare la decisione nonostante un episodio di violenza di un avversario poco tempo prima: si dirige verso l’arbitro e tenta di colpirlo con un pugno, ma l’intervento dei compagni di squadra evita il peggio. Il primo è grave per la violenza in sé, il secondo perché avviene proprio dopo un episodio di violenza che, invece di essere condannato e far sdegnare, viene quasi ripetuto. Romano è stato squalificato per un anno, stagione finita per Gigliotti.

Varapodio Calcio-Real Cittanova, Seconda Categoria Reggio Calabria

Altro episodio di razzismo, stavolta dei tifosi del Varapodio, protagonisti di vergognose espressioni legate all’etnia e colore della pelle di un giocatore del Real Cittanova: 100 euro di ammenda per la squadra di casa.

CAMPANIA

Turris-Savoia, Juniores Serie D

In pieno recupero del secondo tempo, i tifosi della Turris cominciano a lanciare in campo tre bottiglie da 33 cl di vetro contro i calciatori avversari, con l’arbitro che si ritrova costretto a interrompere il gioco per due minuti: 1500 euro di ammenda per la società corallina.

Afro Napoli United-Casoria Calcio, Eccellenza

In maniera clamorosa, le vittime di un episodio discriminatorio, stavolta, sono i giocatori di una delle squadre simbolo della lotta al razzismo, conosciuta in tutta Italia per il proprio progetto. L’Afro Napoli United è nato nelle periferie di Napoli, ha un campo dedicato ad Alberto Vallefuoco, una vittima di camorra, e negli anni si è distinto per la sua meravigliosa capacità di integrazione di ragazzi stranieri attraverso il calcio, creando una squadra composta da giocatori provenienti da ogni parte del mondo. Lo sapevano bene i tifosi e il giocatore Cioffi del Casoria, che hanno pensato bene di mettersi in mostra con comportamenti razzisti proprio contro questa squadra. Come segnalato sul referto del Giudice Sportivo, i tifosi del Casoria, dopo aver insultato per tutta la gara l’assistente con riferimenti anche ai familiari, al 30′ del secondo tempo hanno cominciato a imitare “le grida di una scimmia, per circa 10 secondi” verso un giocatore dell’Afro Napoli United. Non meno grave è l’atteggiamento di Cioffi, che si è rivolto verso un avversario di colore usando un’espressione di stampo razzista: per lui squalifica di cinque giornate, mentre il Casoria ha ricevuto 620 euro di multa e obbligo di disputare a porte chiuse la prossima gara in casa. Ma la vergognosa violenza morale del gesto resta.

Acciaroli Calcio 1986-Alfanese, Prima Categoria

Violenze e razzismo anche ad Acciaroli, nonostante un risultato (9-1 per i padroni di casa) che non avrebbe dovuto lasciar spazio nemmeno a tensioni. Protagonisti, anche in questo caso, i tifosi e un giocatore, Simone Esposito. È proprio Esposito a dare il via a una violenza che fa male soltanto raccontarla: nel corso della gara, il giocatore si lancia contro un avversario, colpendolo con schiaffi e pugni, insultandolo pesantemente con frasi razziste nel momento in cui abbandonava il terreno di gioco. Non ancora contento, pensa in maniera codarda di aprire i cancelli per permettere i tifosi dell’Acciaroli di entrare sul terreno di gioco e cominciare ad aggredire a loro volta il giocatore offeso colpendolo con continui schiaffi, per poi posizionarsi vicino agli spogliatoi e iniziare a rivolgere insulti a razzisti a ben due giocatori avversari. Una scena durata 15, lunghissimi minuti, che hanno costretto l’arbitro a sospendere temporaneamente il naturale svolgimento della gara. Il Giudice Sportivo ha punito l’Acciaroli con 500 euro di multa, obbligo di giocare una gara a porte chiuse, mentre Esposito ha ricevuto “soltanto” cinque giornate di squalifica.

Golfo di Policastro-Sanmaurese, Juniores Regionali

Essere donne rende l’arbitraggio a volte un vero e proprio incubo. È andata così durante Golfo di Policastro-Sanmaurese, con ragazzi di 17-18 anni. Protagonisti sono due giocatori della squadrati casa, che si sono rivolti con frasi e atteggiamenti vergognosamente sessisti. Espulso per eccessive proteste, Diodato Iovino perde completamente la testa: prima lancia sul campo per destinazione la lavagnetta delle sostituzioni, poi comincia a minacciare l’arbitro con frasi apertamente dirette a fare riferimenti al sesso dell’arbitro e con “gestualità evocative di imminente violenza”. Il compagno di squadra Marsiglia pensa bene di seguirlo nell’esempio, cominciando ad adottare un comportamento “deplorevole in quanto irrispettoso del sesso femminile, rivolgendo frasi (rectius: turpiloquio) marcatamente sessiste all’indirizzo del direttore di gara”. Il primo è stato squalificato fino a luglio, il secondo per tre giornate.

Fevian Soccer Academy-Ogliarese, Under 17 Salerno

Al 23′ del secondo tempo, il dirigente Ronca e l’assistente di parte Avallone dell’Ogliarese vengono espulsi e un tifoso della squadra ospite entra sul campo da gioco per aggredire l’arbitro, salvo essere bloccato dai propri giocatori. L’arbitro lo invita a uscire, l’intruso si rifiuta e la gara viene sospesa definitivamente. Al rientro negli spogliatoi, lo stesso individuo riesce a divincolarsi dai componenti delle due squadre e si lancia contro l’arbitro, colpendolo “al volto, alla coscia sinistra ed all’addome, con alcuni calci, schiaffi e pugni, constringendolo alle cure del caso presso il P.O. di Polla. Il Giudice Sportivo ha sanzionato l’Ogliarese con 100 euro di ammenda e la sconfitta a tavolino, ma per i provvedimenti disciplinari potrebbe non essere finita qua. Il bell’esempio degli adulti a ragazzi di 16-17 anni.

LAZIO

Arce 1932-United Cominium, Under 17 Frosinone

Al termine della gara, il giocatore dell’United Cominium Fantozzi attacca verbalmente l’arbitro, insultandolo con espressioni “gravemente offensive e discriminatorie per ragioni di razza, sesso e colore della pelle”. In seguito, prova anche a entrare nello spogliatoio del direttore di gara, impedendogli di chiudere la porta, e solo l’intervento dei compagni evita il peggio: squalificato per otto partite.

Monte Mario-G. Castello, Under 19 Roma

Ancora razzismo: il giocatore del G. Castello Cocca viene espulso per insulti legati alla razza e al colore della pelle verso un calciatore avversario, per lui dieci giornate di squalifica.

PUGLIA

Nardò-Team Altamura, Juniores Serie D

Violenze, umiliazioni e aggressioni senza ritegno, per un totale di 2000 euro di multa. Protagonisti sono stati i “tifosi” del Nardò, che hanno vergognosamente preso di mira uno dei due assistenti arbitrali: prima viene colpito da ben cinque sputi, poi bagnato con l’acqua e, infine, colpito addirittura con sei pietre alla schiena e alla testa, provocandogli dolore pur temporaneo.

SICILIA

Pro Favara-Akragas, Eccellenza

Tensioni insane anche nella gara tra Pro Favara-Akragas, con i tifosi di casa che attaccano quelli avversari lanciando grossi massi. Preistoria.

TOSCANA

Ponsacco-Sangiovannese, Serie D

Una gara da giocare in campo neutro a porte chiuse (seppur temporaneamente sospesa) e 1500 euro di ammenda. È questa la pena inflitta dal Giudice Sportivo verso la Sangiovannese a causa dei vergognosi cori dei propri tifosi che, nel primo tempo, si erano rivolti verso un giocatore della squadra avversaria con espressioni dal contenuto discriminatorio per motivi di razza.

Olimpic Sarteano-Nuova Polisportiva Serre, Terza Categoria Arezzo

Si può essere violenti dentro e fuori dal campo a volte, sfruttando i social. Ed è quanto accaduto nella sfida tra Olimpic Sarteano e Nuova Polisportiva Serre, con i tifosi di casa che hanno fatto di tutto per minacciare e aggredire verbalmente l’arbitro. Oltre ad aver ripetutamente offeso e minacciato per gran parte della gara l’arbitro, l 40′ del secondo tempo, viene lanciato sul terreno di gioco un tronco di legno verso il direttore di gara, costretto a sospendere temporaneamente la partita. Ma, terminata la gara, non è finita qui: i tifosi hanno cominciato a scrivere al fratello (anch’esso arbitro nella stessa sezione) messaggi gravemente minacciosi, prima di scrivere direttamente all’arbitro. Il Giudice Sportivo ha sancito 1000 euro di ammnenda per l’Olimpic Sarteano, oltre ad aver trasmesso gli atti alla procura federale.

Capolona Quarata-Marino Mercato Subbiano, Juniores Arezzo

Altra storia che riguarda minacce sui social. Dopo il termine della gara, il direttore di gara è stato insultato tramite Whatsapp da parte di un tesserato “qualificatosi come Treghini Matteo della società Capolona Quarata”: gli atti sono stati trasmessi alla procura federale per punizioni adeguate.