Senza tantissima fantasia, in Olanda la prima domenica di Marzo era quella del “Super Zondag”, la super domenica nella quale a poche ore di distanza andavano in scena due sfide che per quanto riguarda gli altissimi piani di classifica rischiavano di svelare tanto circa il finale dell’Eredivisie in corso: trattasi, in ordine cronologico, di PSV Eindhoven-Feyenoord ed Ajax-AZ Alkmaar.
La sfida di Amsterdam tra le prime della classe, separate da soli tre punti in classifica prima dell’incrocio di domenica scorsa, mette un punto esclamativo su un punto d’attenzione affiorato già da qualche tempo e ingigantitosi in un anno nuovo che finora ha anche portato in dote ai Lancieri anche la brutta ma meritata eliminazione con il Getafe in Europa League. Nel pieno della più insidiosa burrasca dall’approdo di ten Hag in panchina, l’Ajax è l’irriconoscibile gemello della squadra capace di stupire l’Europa meno di 12 mesi fa e, avvitatosi su se stesso, è al centro di un’involuzione incredibile anche solo da ipotizzare agli albori del Campionato in corso.
Alla Johan Cruijff Arena arriva un AZ Alkmaar che come i Lancieri nel 2020 ha alternato uscite convincenti a brutti inciampi, incassando anche una netta eliminazione in Europa League per mano del LASK Linz; i Cheesefarmers, però, hanno visibilmente un’altra serenità rispetto agli ajacidi come in parte testimonia l’immediato vantaggio generato da uno svarione di Blind (il secondo consecutivo dopo quello costato la sconfitta ad Almelo) che dal nulla regala il pallone a Midtsjø, bravo a servire immediatamente la fuga di Boadu glaciale davanti ad Onana. Ci si aspetterebbe la solita furiosa reazione dei Lancieri, che invece non appare nemmeno lontanamente sul prato verde di Amsterdam: disorganizzati e sotto ritmo di squadra, spenti nei due uomini cardine (Ziyech e Tadić) e evanescenti anche in van de Beek nel gelo di una Johan Cruijff Arena basita i Lancieri la porta di Bizot non la vedono praticamente mai, mentre al contrario forti del vantaggio gli ospiti volano in contropiede e rischiano seriamente di chiudere la partita già nel primo tempo, con Onana miracoloso su Midtsjø e Boadu, mentre de Wit con il mancino dal limite non trova la porta di un nonnulla.
La musica non cambia nella ripresa: l’Ajax tentenna nella metà campo dell’AZ, che in contropiede mette alla frusta gli sconclusionati ragazzi di ten Hag. Idrissi trova il raddoppio all’ora di gioco ma la rete è cassata via VAR per un tocco di mano di Boadu a inizio azione; poco male per il sudafricano, che nel finale di gara colpisce in contropiede facendosi beffe di Dest e partendo verso la porta di Onana addirittura su rilancio di Bizot che mette il proprio compagno nelle condizioni di superare in lob l’estremo difensore dei Lancieri. L’Ajax è tutto in un minuto, quello tra il 71′ e il 72′ nel quale Blind impegna Bizot da fuori e Tagliafico ci prova di testa sul corner che ne consegue. Nella notte più buia dell’era ten Hag, l’AZ Alkmaar sbanca con merito la Johan Cruijff Arena sconfiggendo per la seconda volta in stagione i più quotati avversari e agganciandoli in classifica a 53 punti in classifica; mai come ora vacillano le quote di un Ajax che dovrà (ri)trovare le forze per prepararsi a un entusiasmante mini-Campionato con l’AZ Alkmaar, che dal successo di Amsterdam potrà trovare nuove energie per mettere da parte del tutto il proprio periodo di appannamento per concentrarsi su un traguardo che a inizio stagione avrebbe avuto dell’incredibile.
Il mini-Campionato tra Ajax e AZ Alkmaar, sorprendentemente, apre potenzialmente le porte anche al Feyenoord di Dick Advocaat ora a sei lunghezze dal duo di testa. Il pari del Philips Stadion con il PSV Eindhoven porta a 13 le gare senza sconfitte dell’ancora imbattuto Advocaat, che dal suo avvento sulla panchina dei Rotterdammers ha letteralmente rivoltato come un calzino i biancorossi: 33 i punti racimolati dal Piccolo Generale in questo specifico scorcio di Eredivisie sarebbe davanti di tre lunghezze all’AZ Alkmaar e addirittura nove rispetto all’Ajax capolista, che proprio con un sonoro 4-0 ai ragazzi all’epoca guidati da Stam segnò la svolta in casa Rotterdam. A Eindhoven si incontrano le due grandi deluse di stagione, entrambe però in ripresa in seguito al cambio di guida tecnica; i biancorossi di Advocaat si fanno preferire per convinzione e determinazione nel cercare la vittoria, e dopo una bella incursione di Boženík in apertura trovano il gol con il perentorio stacco di Botteghin alla mezz’ora che manda negli spogliatoi il Feyenord in vantaggio. Per lunghi tratti troppo timido, il PSV Eindhoven ha la fortuna di trovare il pari con il chirurgico mancino di Gakpo in apertura di ripresa, che sorprende all’uscita dagli spogliatoi i Rotterdammers; con il passare dei minuti gli ospiti tendono a riprendersi il pallino del gioco, ma Boženík è sfortunato e a mezz’ora dalla fine vede respinto da un prodigioso Unnerstal sul palo il tocco che poteva valere la vittoria. Pari e patta al Philips Stadion, con il Feyenoord che esce vincitore ai punti nei confronti del PSV Eindhoven e, cosa più importante, con una gara da recuperare preserva un virtuale margine di sicurezza di quattro punti nei confronti dei rivali di giornata nella difesa della terza piazza in classifica.
In zona playoff si rialza il Willem II, che schianta 3-1 il Groningen tenendo i biancoverdi a tre lunghezze dall’ultima piazza buona per la post-season; i danni per il Groningen sono limitati dalle sciagurate sconfitte di Utrecht e Vitesse. I ragazzi di van den Brom sono protagonisti di una scialba prestazione a Waalwijk, che gli vale la sconfitta in rimonta e zero punti conquistati quest’anno contro il fanalino di coda; i gialloneri partecipano a una folle gara a Zwolle, dove la sintesi della gara è rappresentatata dal 3-3 agguantato per i gialloneri da Tannane in pieno recupero che però non basta ad evitare la sconfitta che si concretizza al minuto 94 per la sfortunata autorete di Pasveer sugli sviluppi di corner.
Il tentennante passo del treno playoff incoraggia addirittura la risalita di Heerenveen e Sparta Rotterdam: i biancorossi di Rotterdam schiantano 5-1 l’Emmen, mentre i Frisoni stendono il Twente 3-2 (portandosi sul 3-0 in una gara per un’ora senza un briciolo di storia) e avvicinano nuovamente i Tukkers alla zona calda della graduatoria, con i ragazzi di Enschede ora forti di due sole lunghezze dalla postazione playout attualmente impegnata dal Fortuna Sittard (27 contro 25). Con riferimento alla zona salvezza, a oggi la Nacompetitie sarebbe affare del Fortuna Sittard, protagonista di un Limburgse Derby con il Venlo che, farcito da tanta tensione, termina a reti bianche; a pari punti a 25 con lo Zwolle il Fortuna è attualmente penalizzato dal peggior fatturato offensivo nei confronti del PEC (28 contro 36 le reti realizzate), mentre in Seconda Divisione oggi affonderebbero ADO Den Haag (0-0 contro l’Heracles) ed RKC Waalwijk distanti rispettivamente 6 e 10 punti dalla salvezza diretta.