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Il Coronavirus ferma lo sport. Tutto il resto è noia

Tutto il resto è noia cantava Califano, e in questi giorni più che mai avrebbe ragione. Il COVID-19, volgarmente Coronavirus, imperversa in Italia, portando con sé allarmismo, paura, a tratti anche sprazzi di vera e propria psicosi. E a farne le spese non poteva non essere, naturalmente, il mondo dello sport, quasi totalmente immobilizzato da nord a sud, dalla Lombardia al Veneto passando per Emilia Romagna e chi ancora dovrà prendere le proprie precauzioni. Ma come ha fatto il virus a mettere in ginocchio lo sport, uno tra i motori più potenti della nostra nazione?

Si sa, ormai lo abbiamo capito: la vera paura degli esperti è quella del contagio su larga scala, il rischio quello di una pandemia che, nonostante un tasso di mortalità più volte riconosciuto come molto basso, potrebbe causare comunque disagi. I luoghi di aggregazione, in tal senso, sono sicuramente tra i posti maggiormente esposti al rischio contagio, ma la decisione di fermare l’intero mondo dello sport non potrà non avere ripercussioni future più che consistenti. Calcio, basket, pallavolo e non solo, il regolare svolgimento è alterato, tra scelta di continuare ad andare avanti a porte chiuse e rinvii di interi turni.

E pensare che quello ormai alle porte sarebbe stato uno dei finesettimana più attesi dell’anno: gli occhi di un’intera nazione calciofila sarebbero stati rivolti all’Allianz Stadium dove, domenica sera, andrà in scena una partita che definire fondamentale per il proseguimento del campionato potrebbe addirittura risultare riduttivo. Juventus contro Inter, Maurizio Sarri contro Antonio Conte, Cristiano Ronaldo contro Romelu Lukaku, tutto questo con in ballo una buona fetta di scudetto, tutto questo a porte chiuse. Gli occhi, allora, saranno puntati solamente sul televisore, su TV8 in particolare, pronta a ‘’venire incontro ai tifosi’’ e trasmettere la partita in chiaro. Una scelta lodevole da parte di SKY, ma che di certo si sarebbe preferito evitare, garantendo piuttosto agli oltre 40.000 dello Stadium di sostenere da vicino i propri idoli in una partita così importante. Inter che, tra l’altro, prima del big match contro i bianconeri, dovrà superare a San Siro l’ostacolo Ludogorets (giunto a Milano in mascherine. Rendiamoci conto) per strappare il pass per gli ottavi di Europa League, anche qui, senza l’apporto del proprio pubblico.

A porte chiuse sarà con tutta probabilità anche gran parte del prossimo turno di Serie A su richiesta della FIGC, vista la difficoltà in termini di organizzazione futura che il rinvio dell’intera giornata, la ventiseiesima, potrebbe portare al sistema calcistico italiano. Rinviato, invece, il 21^ turno del campionato Primavera, con il recupero già fissato al prossimo 11 aprile. La Federazione Italiana Pallacanestro ha optato per il rinvio integrale del prossimo turno in Serie A1 e A2 maschile e femminile oltre che in Serie B maschile, la FederVolley ha optato per l’interruzione delle attività fino al 1 marzo. Con uno sguardo più ampio tornano a tremare anche i Giochi Olimpici di Tokyo previsti il prossimo luglio, il simbolo universale del mondo dello sport che non può permettersi di essere messo in ginocchio da un virus pericoloso si, ma certo arginabile e contrastabile.

Insomma, quarantena o no, la volontà è quella di farci rimanere per qualche giorno spaparanzati sul nostro divano ad attendere che la situazione migliori, magari nel brevissimo periodo, magari dovendo attendere ancora qualche settimana prima che la vita di tutti i giorni ritorni alla sua regolarità. Il mondo dello sport ha reagito con veemenza rispettando la linea della chiusura, tra polemiche, benpensanti ed opinioni contrastanti. Il coronavirus ha vinto il primo round, l’Italia ne è uscita sconfitta…tutto il resto, tutto ciò che ci rimane al momento, è noia.