Sono stati premiati a Coverciano i vincitori della ventottesima edizione della Panchina d’oro, il prestigioso riconoscimento per gli allenatori professionisti che è stato aperto, per la prima volta, anche ai migliori allenatori del movimento femminile.
La presidente della Divisione Calcio Femminile, Ludovica Mantovani, ha consegnato la Panchina d’Oro a Elisabetta Bavagnoli, ex centrocampista della Nazionale (80 le sue presenze in maglia Azzurra) e ora allenatrice della Roma che, insieme alla Ct Milena Bertolini e a Carolina Morace, è una delle tre allenatrici donne in Italia ad aver conseguito a Coverciano la massima qualifica per un tecnico, quella UEFA Pro: la Bavagnoli, da tutti conosciuta come “Betty”, è alla guida della squadra giallorossa dall’estate del 2018 ed è stata premiata per aver condotto le capitoline al quarto posto al termine del primo campionato in Serie A Femminile nella storia della società. Queste le sue parole: “È stata davvero una grande emozione e un grande orgoglio essere premiata. Fa bene far vedere la strada che sta percorrendo il calcio femminile davanti a tutto il mondo del calcio maschile. Il premio ricevuto è, dato dai colleghi, un riconoscimento gradito. È una gratificazione. Ringrazio il mio staff, le mie giocatrici, la Roma. Il calcio femminile ha fatto un grande passo negli ultimi anni ma abbiamo fatto tante lotte, dalla mia generazione a quella successiva. Le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto portare due pesi, quello privato e quello sociale. Le donne sono la colonna vertebrale delle società. Da due-tre anni la Federazione ha intrapreso un percorso importante con un progetto di investimento per il calcio femminile”.
La Panchina d’argento, invece, è stata consegnata da Marcello Nicchi, presidente nazionale dell’Associazione Italiana Arbitri, all’allenatore dell’Empoli Ladies, Alessandro Pistolesi, una figura importantissima per il presente e il passato recente azzurro, è stato premiato come miglior allenatore della Serie B Femminile della scorsa stagione, per la promozione delle toscane in Serie A Femminile. Queste le sue dichiarazioni: “Sono molto emozionato. Ho sempre pensato che fra le capacità richieste ci fosse quella di avere una fervida immaginazione per trasmettere la propria idea ai propri giocatori. Mai avrei immaginato di trovarmi in una situazione del genere, sono obbligato a ringraziare chi ha reso possibile che questo accadesse, in primis l’Empoli che mi ha dato fiducia e mi ha fatto continuare un percorso che dura ormai da trentacinque anni. Ricevere un premio dai propri colleghi è molto importante. Dico grazie anche alle mie calciatrici. Per il calcio femminile il contributo importante è arrivato anche da Renzo Ulivieri, dico grazie pure a lui”.