Fra dubbi e certezze (o presunte tali), ogni fantallenatore è chiamato a fare delle scelte nel momento in cui schiera la propria formazione. Mettere tizio in campo e lasciare caio in panchina può rivelarsi la scelta azzeccata o una mossa da maledire a lungo. Ci sono, tra l’altro, tante varianti da tenere in considerazione: intanto, bisogna sapere chi salterà il turno di campionato (squalificati, infortunati e non convocati), poi occorre valutare come si sono allenati in settimana i propri giocatori e gli incroci che il calendario propone. Per il resto, è un mix di fantasia, intuito, coraggio e una gran bella dose di fondoschiena. Tuttavia, la fortuna va aiutata e per questo vi regaliamo qualche consiglio, consapevoli che, inevitabilmente, accadrà di essere smentiti dai fatti. Ma questo, d’altronde, è il bello del Fantacalcio!
LA TOP 11 (3-4-3) – Gollini (Atalanta); Mbaye (Bologna), Smalling (Roma), O. Aina (Torino); Lazzari (Lazio), Eriksen (Inter), Soriano (Bologna), Çalhanoğlu (Milan); Sánchez (Inter), Immobile (Lazio), Zapata (Atalanta).
LA CERTEZZA – Mister 23 gol in 20 partite giocate, sua Maestà Ciro Immobile è il nome più scontato, se vogliamo, per la nostra top 11. Ma dopo essere rimasto a secco nel derby, il calendario gli presenta la sfida casalinga contro una SPAL priva del proprio bomber Andrea Petagna. Occasione non da poco per riprendere a fare la cosa che quest’anno gli sta riuscendo alla grande: segnare. Siamo certi che non vi deluderà.
LE SORPRESE – Farebbero parte di diritto della cerchia delle certezze, ma Christian Eriksen e Alexis Sánchez, per diversi motivi, sono due nomi che ancora non fanno parte del gruppo dei big del Fantacalcio. Il primo perché è appena sbarcato nel mondo nerazzurro, il secondo perché sta vivendo una stagione, condizionata da un infortunio, all’ombra della coppia Lautaro-Lukaku. Domenica sera a Udine, però, può essere giunto il loro momento: viste le condizioni non ottimali di Brozović e Sensi e l’assenza per squalifica del Toro, sia il danese che il cileno saranno titolari. Tanto vale dargli fiducia, d’altronde non sono mica gli ultimi dei fessi.