Sono tempi felici per i tifosi del Liverpool, finalmente usciti da un tunnel che sembrava senza fine e tornati a supportare uno dei club più importanti del calcio odierno. Merito dell’avvento di Klopp, che ha dato gioco, energia, esplosività e fantasia a una squadra per anni priva di personalità, così come degli arrivi di talenti di livello mondiale come Alisson, van Dijk, Salah, Firmino, eccetera.
Un innesto che, però, sembra essere stato sottovalutato, persino deriso nei primi tempi, ma che ha avuto un impatto rivoluzionario nel gioco del Liverpool è stato quello di Thomas Grønnemark. Un nome che dice poco, salvo per il fatto di essere detentore del record mondiale per la lunghezza delle sue rimesse laterali (51, 33 metri), ma il cui ruolo nel nuovo stile dei Reds è stato determinante, al punto di averlo migliorato ulteriormente dal suo arrivo.
Al momento del suo ingaggio nel settembre 2018, il Liverpool era la terza peggior squadra in Premier League nel mantenere il possesso palla dopo la battuta di una rimessa laterale (45.5%), al di sotto della media del campionato (48.6%), già di per sé bassa se confrontata a quella degli altri maggiori campionati europei.
Oggi, due stagioni dopo l’arrivo di Grønnemark, il Liverpool vanta una percentuale pari al 68.4%, trasformando i Reds nella seconda miglior squadra europea sotto questo aspetto, dietro soltanto ai danesi del Midjylannd, curiosamente ex società proprio dell’assistente. Giocatori come Robertson hanno addirittura allungato la propria gittata (da 19 a 30 metri), dimostrando una tecnica del tutto nuova.
Sono dati irrilevanti? In realtà no, come dimostrano anche i modi in cui sono arrivati alcuni dei gol del Liverpool. Si pensi a quelli realizzati da Firmino sia contro il Wolverhampton che contro il Tottenham: tutte azioni cominciate dalla battuta di rimesse laterali lunghe e intelligenti, sfruttando pienamente lo spazio a disposizione. E chissà se questi effetti hanno fatto ricredere chi, come il giornalista di Sky Sports Andy Gray, pensa che le rimesse laterali siano un dettaglio inutile da curare.