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SFL Award Night 2019: tutti i premiati. Si va verso il campionato a 12 squadre

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Ieri sera è andata in scena, nell’inedita cornice del Kursaal di Berna, la Award Night 2020 della Swiss Football League, che ha premiato i migliori elementi del 2019. A votare, come da tradizione, una giuria di specialisti, composta da tutti i capitani e allenatori delle 20 squadre della Swiss Football League (SFL ), alla quale si aggiungono i selezionatori delle squadre nazionali della Swiss Football Association (ASF), e una selezione di giornalisti sportivi. Il pubblico partecipa invece alla scelta del miglior gol.

Nessun elemento di Chiasso o Lugano è arrivato a giocarsi uno dei premi: peccato. La bellissima cavalcata dei bianconeri ticinesi, nel girone di ritorno, con il terzo posto e la conseguente qualificazione alla fase a gironi di Europa League, avrebbe meritato qualcosa, non fosse altro per il fatto di averla ottenuta con un budget inferiore a quello di tante rivali più accreditate rimaste, invece, a bocca asciutta. Ma, come per il Thun (che lo scorso anno andò a Berna a giocarsi la finale di Coppa svizzera), a determinare le scelte è stato il girone d’andata di questa stagione, disastroso per i bernesi e difficile per i sottocenerini.

A ottenere il premio di migliore giocatore dell’anno, l’attaccante dello Young Boys Jean-Pierre Nsame. Tra i cadetti, a vincere è invece stato Andi Zeqiri del Losanna. A completare il trionfo per i gialloneri campioni svizzeri i quali, quest’anno, come scrivevamo sopra, giocavano in casa, il premio per il miglior allenatore ottenuto, per il secondo anno consecutivo, da Gerardo Seoane.

L’attaccante francese di origine camerunense, 26 anni, attuale capocannoniere del torneo con 15 centri, è al terzo riconoscimento in questa manifestazione: nel 2016 era infatti stato premiato come miglior giocatore della Challenge League quando militava nel Servette mentre invece, nel 2017, un suo gol era stato premiato come il migliore dell’anno nella massima serie.

Andi Zeqiri del Losanna, capolista della Challenge League, ha invece l’onore di essere, sinora, il più giovane giocatore ad essere incoronato come “BCL Best Player” dal 2013 (anno di creazione di questa serata di gala. Solo Breel Embolo ha fatto meglio di lui: tuttavia, quando fu premiato (a 18 anni), giocava nel Basilea, in massima serie.

Il momento magico, per la squadra giallonera, è stato impreziosito, come vi abbiamo riferito, dal riconoscimento, per il secondo anno consecutivo, di Gerardo Seoane come migliore allenatore. tecnico. Il 41enne, di origini spagnole, cresciuto come tecnico nelle giovanili del Lucerna, da dove fu promosso nel 2018 alla guida della prima squadra, ha centrato la vittoria in campionato alla prima vera esperienza, battendo tutti i record, e ha concluso la prima parte di questa stagione in vetta alla graduatoria.

Allo Young Boys anche il premio per il miglior gol della stagione. A riceverlo l’ex capitano Steve von Bergen, che mise a segno, nell’ultimo turno di campionato, il quarto gol dei suoi contro il Lucerna, grazie a un imperioso stacco di testa. Una mozione del cuore: per l’ex nazionale rossocrociato fu infatti il primo successo personale in maglia giallonera, in occasione della partita che ne chiuse la carriera.

Solo un riconoscimento, invece, per il Basilea. A vincere, in qualità di miglior giovane, è stato l’attaccante 19enne Noah Okafor, che può già vantare una presenza con la maglia della nazionale maggiore, ottenuta nella finale per il terzo posto in Nations League contro l’Inghilterra. Lo abbiamo già scritto diverse volte, dopo averlo visto giocare dal vivo: si tratta di un giovane davvero promettente, che potrebbe ben figurare anche da noi, nella nostra Serie A.

In conclusione, nel Tweet qua sotto della SFL, i Best 11 della Super League:

Tuttavia, dopo i complimenti a tutti i vincitori, la notizia importante della giornata è stata la decisa apertura al cambio di formula del campionato svizzero. Secondo quanto riportato da un comunicato stampa della SFL, la Super League potrebbe passare da 10 a 12 squadre. I rappresentanti dei club, riunitisi ieri a Berna, hanno infatti discusso la possibilità di adottare, per il campionato, una formula a 12 partecipanti, sul modello scozzese. È il primo passo formale per una modifica, che dovrà venire approvata da un’assemblea generale straordinaria  (convocata per metà marzo). L’eventuale decisione favorevole andrà poi ratificata dall’Associazione Svizzera di Football (ASF).

Come accade in Scozia, il campionato vedrebbe in campo le squadre 38 volte anziché 36 come adesso (più le due partite dello spareggio che, però, interessano una sola compagine della massima serie). Dopo una prima fase da 33 turni, il torneo verrebbe suddiviso in due gruppi: il primo si sfiderebbe per il titolo, mentre il secondo per non retrocedere. Resterà da stabilire se, come accade oggi in Scozia, si manterrà lo spareggio promozione/retrocessione: ma crediamo di sì, per accontentare le squadre della serie cadetta.