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Celestini sulla panchina del Lucerna e Pereira su quella del Sion: risolti i gialli di Natale svizzeri

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Lucerna e Sion, come prevedibile, hanno sciolto la riserva sulle rispettive panchine prima dell’inizio della preparazione invernale. Abbastanza prevedibile, ma non del tutto, l’arrivo di Fabio Celestini in Svizzera centrale: da indiscrezioni raccolte in Ticino, dove l’ex tecnico del Lugano ha continuato a risiedere anche dopo l’esonero, si dava più probabile un suo approdo al Sion.

Tuttavia, negli ultimi giorni, in occasione degli scambi di auguri natalizi, ci era stato soffiato che il losannese aveva contattato un assistente di madre lingua tedesca: evidentemente c’erano stati contatti (che il neo allenatore dei Confederati ha confermato, nella conferenza stampa di presentazione) o forse, più semplicemente, Celestini non voleva farsi trovare impreparato in caso di chiamata. E così è stato.

Il tecnico è stato presentato ieri, alla swissporarena. Per lui, un accordo valido sino al giugno 2021. Lavorerà assieme all’attuale direttore tecnico biancoblù Genesio Colatrella (48 anni), e sarà coadiuvato dall’ex capitano Claudio Lustenberger, che ricopre oggi un ruolo tecnico in squadra (Talent Manager).

Nel corso del suo primo incontro con la stampa, l’ex allenatore del Lugano ha ovviamente espresso soddisfazione per il nuovo incarico: (Chalcio.com): “È un onore e un privilegio poter far parte di questa famiglia. Ho avuto dei contati con loro già dopo l’ultimo incontro del girone d’andata. I buoni esiti dei nostri colloqui mi hanno convinto ad accettare l’incarico. Ho passato il Natale in famiglia a Panama, e poi sono venuto qui a Lucerna.”

Più turbolento, invece, l’arrivo di Ricardo Dionisio Pereira in Vallese. La presentazione dell’allenatore portoghese, proveniente dallo Stade Nyonnais (squadra di Terza Lega) è stata sintetizzata sul sito ufficiale del club. Ecco alcune delle sue dichiarazioni: “Un articolo su un giornale portoghese evidenziava che, sulle trentadue squadre ancora in corsa in Europa League, otto sono dirette da tecnici lusitani. Però, entrando nello specifico, ognuno ha dato la propria impronta differente. Perciò, non è corretto, secondo me, parlare di ‘scuola portoghese’. Baso il gioco delle mie squadre sul possesso palla, e tutti devono partecipare. Mi attendo una buona gestione per riuscire a far male all’avversario, non importa in quale momento della partita. Voglio vedere anche aggressività e cattiveria in fase di non possesso, quando si perde la sfera.”

Su Constantin e su quanto accaduto a chi lo ha preceduto su una delle panchine più calde del calcio svizzero si è invece espresso così: “So bene cosa è accaduto qui nel passato recente, ma non mi ha assolutamente frenato quando ho accettato la proposta del Presidente: si tratta di una sfida che non mi spaventa. Vorrei riportare il club nelle posizioni che gli competono: e, per farlo, avrò bisogno dell’appoggio di tutto lo staff.”

Tutto bene, quindi? Non proprio: la società di provenienza dell’allenatore portoghese, lo Stade Nyonnais appunto, non l’ha presa bene. E così, oggi, come riportato dal Blick, i romandi sono passati all’offensiva. Con un comunicato apparso sul proprio sito ufficiale, il club di Promotion League ha chiaramente esternato il proprio disappunto, ma non solo.

Ecco il testo: “Il comitato dell’FC Stade Nyonnais precisa di non avere avuto alcun incontro con l’FC Sion per negoziare il passaggio presso di loro del signor Ricardo Dionisio. A tutt’oggi, nessun accordo è stato trovato tra i due club. Ricordiamo che il signor Ricardo Dionisio è sotto contratto con l’FC Stade Nyonnais fino al 30 giugno 2021. La società, la squadra e lo staff lo attendono quindi per la ripresa degli allenamenti, in programma il 20 gennaio 2020 a Colovray.”

Sempre il Blick ha riportato altre dichiarazioni della dirigenza del club giallonero: Il nostro consiglio di amministrazione è stato molto sorpreso di leggere ciò che Dionisio ha affermato in un’intervista rilasciata al quotidiano BLICK, poi ripresa da ‘Le Nouvelliste’. Il signor Dionisio ha infatti affermato di aver ricevuto il benestare da parte del nostro direttore generale Simonow, prima di firmare il contratto con il Sion.”

“Il signor Dionisio è ancora legato all’FC Stade Nyonnais come allenatore della Prima Squadra, e il suo contratto scadrà il 30 giugno 2021. Non vi è la possibilità di una risoluzione anticipata, fermo restando che il FC Stade Nyonnais non ha ricevuto alcuna rescissione dello stesso da parte della controparte.”

Per Le Président il caso è chiuso, secondo quanto da lui dichiarato al Blick“Ci siamo offerti di risarcire lo Stade Nyonnais pagando sei delle diciotto mensilità dovute all’allenatore da qui al giugno 2021: penso sia più che ragionevole. Non hanno voluto. Ecco perché ora Ricardo ha annullato il suo contratto. Ma ormai non è più un mio problema.”

Tutto ciò premesso (fermo restando la differenza di categoria tra i due club), sembra che CC, questa volta, troverà un osso duro. Il suo avversario è nella contesa è l’armeno Vartan Sirmakes, che è anche presidente dello Stade-Lausanne-Ouchy, compagine di Challenge League.

In Italia il nome ci dice poco (5 anni fa sembrava interessato a rilevare la Maison di moda Cavalli), ma ci ha pensato il Blick a dirci chi è: si tratta dell’amministratore delegato della fabbrica di orologi Franck Muller, e ha un patrimonio stimato tra i 350 e i 400 milioni di franchi. Christian Constantin, che pure è nella lista dei 300 svizzeri più ricchi, sarebbe accreditato di “soli” 250/300 milioni. A Zurigo lo scontro tra i due romandi è occasione di ilarità: ma lo è molto meno per i tifosi di entrambe le compagini. Vedremo cosa accadrà, quindi, nei prossimi giorni.