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Le Coppe di una volta #5 – La Coppa delle Fiere

È forse la più conosciuta tra le coppe che non si disputano più. Anche perché ha avuto una importanza decisamente maggiore rispetto alle competizioni analizzate fino a questo momento. La Coppa delle Fiere nacque nel 1955 a opera del vicepresidente della FIFA Ernst Thommen, del segretario della Football Association Stanley Rous e del presidente della FIGC, nonché membro della FIFA, Ottorino Barassi. L’origine del nome è molto curiosa. L’idea si rifaceva al piano Marshall, ideato dagli Stati Uniti per aiutare i paesi europei nel periodo post-bellico, che prevedeva l’allestimento di fiere campionarie internazionali in varie città, in modo da favorire l’influenza del mercato statunitense sull’Europa, neutralizzando contemporaneamente quella sovietica. Il torneo, ricalcando il piano Marshall, aveva lo scopo di fornire, alle città che ospitavano le fiere, particolari aiuti economici. Ecco perché si pensò al nome Coppa delle Fiere.

La prima edizione fu riservata inizialmente a squadre provenienti da città sedi di fiere: Barcellona, Basilea, Birmingham, Copenaghen, Francoforte sul Meno, Losanna, Lipsia, Londra e Milano. Per evitare la partecipazione di più compagini della stessa città, venne deciso che ogni comune poteva presentare una sola rappresentativa. Nacquero così delle squadre ad hoc, come il Barcellona XI e il London XI, di cui facevano parte calciatori provenienti dalle migliori società cittadine. L’idea era quella di un campionato su base triennale e i primi vincitori furono proprio i catalani, che ebbero la meglio sui londinesi. La formula era però un po’ farraginosa e, dopo un’edizione durata due anni, si decise di accorciare ulteriormente la lunghezza del torneo.

La prima – e unica – vincitrice italiana fu la Roma, che si impose nel 1960/61. I giallorossi sconfissero i belgi dell’Union SG agli ottavi, poi si imposero sui tedeschi del Colonia nei quarti (ci vollero tre partite, vista la ripetizione della gara) e sugli scozzesi dell’Hibernian in semifinale. L’atto finale li vide prevalere sul Birmingham nel doppio confronto (2-2 in Inghilterra e 2-0 a Roma). Nelle successive cinque edizioni ci fu un quasi totale dominio spagnolo, firmato dai successi di Valencia (2), Real Saragozza e Barcellona (solo il Ferencvaros riuscì a spezzare la supremazia iberica); mentre nelle ultime quattro (fino al 1970/71, anno di chiusura della competizione) furono altrettante inglesi a trionfare (in ordine Leeds, Newcastle, Arsenal e ancora Leeds). Nel mezzo la vittoria della Dinamo Zagabria nel 1966/67.

Il 1971 fu, come detto, l’anno del congedo. Ma prima di lasciare spazio alla neonata Coppa UEFA, venne disputata la Finalissima della Coppa delle Fiere, tra la prima e l’ultima vincitrice, per decretare il campione assoluto. Si affrontarono così Barcellona e Leeds United e si imposero gli spagnoli per 2-1. Anche la Coppa delle Fiere finì così nel dimenticatoio dopo 16 anni dalla sua istituzione.

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Simone Galli