Una favola destinata a continuare: la Germani Basket Brescia non vuole porsi limiti ai sogni e l’impresa di approdare alla Top16 di EuroCup è soltanto l’ultima gemma di una lunga cavalcata, partita l’ormai lontano 24 giugno 2016 con la promozione in Serie A.
Da coach Andrea Diana, artefice del miracolo sportivo fino allo scorso anno, si è passati a Vincenzo Esposito che alla sua prima stagione sulla panchina della Germani ha già raggiunto uno storico traguardo. Alla seconda partecipazione all’EuroCup (il primo anno per meriti propri, quest’anno grazie a una wild-card) la squadra bresciana si è qualificata alla Top16 pescando nel gruppo F Reyer Venezia, Oldenburg e Promitheas. Ora la missione si fa ancora più complicata, ma il fatto di giocare sapendo di non avere nulla da perdere potrebbe far diventare Brescia come un outsider ostica per chiunque.
La Germani comunque ha dimostrato di saper gestire la pressione: chiamata contro Nanterre a vincere per forza per qualificarsi, non ha mai tremato e dopo l’accelerazione decisiva del terzo quarto ha gestito con tranquillità il tentativo di rientro dei francesi. Da favorita o da sorpresa quest’anno la squadra di Esposito ha saputo adattarsi ad ogni situazione e anche in campionato il rendimento è molto alto mantenendosi sempre nelle zone alte di classifica.
D’altronde la Germani, eccezion fatta per la passata stagione, è sempre riuscita ad essere la vera sorpresa della pallacanestro nostrana: basti pensare al primo anno da neopromossa quando arrivò decima e in semifinale di Coppa Italia o la stagione successiva quando si classificò seconda in regular season prima di cedere in semifinale a Milano. Quell’anno poi il primo titolo della storia della pallacanestro bresciana è stato veramente a un passo: la finale di Coppa Italia contro Torino infatti è sfuggita di mano soltanto nel finale quando più volte gli uomini dell’ex coach Diana hanno avuto la palla per chiudere i conti.
La passata stagione ha visto poi il debutto del Palaleonessa, la nuova casa fortemente voluta e desiderata per anni e che solamente dopo l’approdo in Serie A ha potuto materializzarsi. L’impianto da oltre 5mila posti accoglie ogni partita un pubblico che sugli spalti sa essere l’uomo in più tanto da ricevere complimenti anche dalle squadre avversarie per il calore, la sana passione e il frastuono incessante che la curva mette in campo.
Anche Brescia quindi ha la sua favola europea e si chiama Germani in Eurocup. Sognare non costa nulla, un popolo intero spinge la sua squadra verso obiettivi impensabili fino a soli pochi anni fa. David Moss e Luca Vitali su tutti, i più presenti dell’attuale roster con questa maglia, vogliono continuare la loro missione (non più) impossibile.