Se tre indizi fanno una prova, citando Agatha Christie, l’ultimo turno di Eredivisie lascia in eredità agli appassionati di football dei Paesi Bassi quello che fino a poco fa sembrava un qualcosa di impensabile ma che ha repentinamente e inaspettatamente preso forma nelle ultime settimane: la prima crisi dell’Ajax di Erik ten Hag. Settimana da incubo per i Lancieri, che inanellano tre k.o. senza mai trovare la rete e si trovano fuori dalla Champions League e agganciati dall’AZ Alkmaar in Eredivisie; un turno a dir poco scoppiettante, è ulteriormente infuocato dal 3-0 del De Kuip con il quale il Feyenoord schianta il PSV Eindhoven e pone fine all’esperienza di van Bommel sulla panchina dei Boerens.
La sfida di Alkmaar aveva una miriade di ingredienti che contribuivano a renderla pirotecnica: i tre punti di distanza tra Cheesefarmers e Lancieri erano sicuramente il primo, seguito dal momento di flessione accusato dai ragazzi di ten Hag che di fatto rendeva gli ajacidi più “giocabili” per le avversarie in patria, ma anche dalla sfida tra due tra gli attacchi più divertenti d’Olanda e dei tecnici emergenti a queste latitudini (ten Hag e Arne Slot) oltre che, dulcis in fundo, la riapertura dell’AFAS Stadion a quattro mesi di distanza dal crollo registratosi ad agosto di quest’anno.
E’ in questa cornice, al grido social di “Boys are back”, che l’AZ Alkmaar accoglie i ragazzi di ten Hag, in cerca di una vittoria che possa sollevare il morale di una squadra sorpresa dall’inatteso 0-2 casalingo della settimana precedente contro il Willem II e ancor più dal bruciante 0-1 di Champions League contro il Valencia costato la retrocessione in Europa League; dal canto loro, invece, i ragazzi di Arne Slot viaggiano in Eredivisie sull’onda di un entusiasmo tale da rendere nullo il disappunto per il brutto 0-4 di Old Trafford in una trasferta di Europa League resa inutile dalla qualificazione festeggiata in anticipo con il Partizan Belgrado.
La gara dell’AFAS Stadion, di fatto, è una vera e propria partita a scacchi: intesa e poco spettacolare, la partita si può di fatto suddividere in tre capitoli. Nel primo, a dir poco bloccato, la tensione si può affettare con un coltello come testimonia l’infuocato testa a testa tra Ziyech e Wijndal; i locali provano a tirare le fila approfittando del recente umore in picchiata dei Lancieri, ma al netto di un’incerta uscita di Onana la partita di brividi veri non ne regala. Il secondo prende vita sul finale di primo tempo e si protrae per parte della ripresa: in questa fase è l’Ajax, quasi colpito nell’orgoglio, a voler fare la voce forte e gli ospiti ci riescono divorandosi il vantaggio con van de Beek che servito da Huntelaar spara a lato da ottima posizione a una manciata di minuti dal duplice fischio arbitrale. Nel secondo tempo gli ospiti partono con il baricentro più alto, ma nonostante il tanto trambusto nella propria metà campo Bizot non va mai oltre l’ordinaria amministrazione, anche perché il guardalinee ravvisa offside su palo colto da Martínez su calcio piazzato. Si arriva all’ultimo quarto d’ora, quando i ragazzi di Slot decidono di cercare con più convinzione l’episodio vincente: gli errori sotto porta di Boadu e Wijndal sembrano scrivere un pari a reti inviolate, ma allo scoccare del 90’ Onana legge malissimo l’ennesimo corner arcuato di Midtsjø, spalancando la porta a Boadu che sul primo palo infila l’1-0 che fa esplodere di gioia l’AFAS Stadion. Al gol numero 11 in Campionato dell’enfant-prodige in maglia AZ l’Ajax non riesce fisiologicamente a reagire, ed è costretto a registrare l’aggancio in classifica dell’AZ: l’Eredivisie promette un testa a testa tanto bello, quanto inaspettato.
L’emozionante sfida di Alkmaar quasi fa passare in secondo piano quanto accade al De Kuip di Rotterdam in un’altra gara “bollente” per entrambe le compagini coinvolte: si affrontano Feyenoord e PSV Eindhoven, non esattamente una partita qualsiasi a queste latitudini. Seduto su una panchina sempre più scottante e priva di bulloni, van Bommel è costretto ad assistere al naufragio del suo PSV Eindhoven in maniera a dir poco beffarda: sono infatti i Boerens a partire meglio, forse grazie alla forza della disperazione, ma il Feyenoord di Advocaat regge botta e al primo affondo passa con Berghuis che di testa anticipa Boscagli e fredda Unnerstal. Al 33’ è l’altro terzino Boerens, Dumfries, a regalare il gol al Feyenoord: sua la trattenuta in area su Sinisterra con Berghuis che dal dischetto da il colpo di grazia al PSV Eindhoven già nel primo tempo. Ingolosito dalla doppietta nella ripresa Berghuis si regala l’hat-trick nella ripresa, sempre su penalty causato stavolta da Viergever; la terza marcatura del numero 10 dei Rotterdammers è la scure che, virtualmente, pone fine all’esperienza di van Bommel sulla panchina del PSV Eindhoven. Ironia della sorte, il 3-1 definitivo lo referta Pereiro che fu anche il primo marcatore dell’era van Bommel nel 4-0 rifilato nell’estate del 2018 all’Utrecht; impensabile all’epoca che tra van Bommel e il PSV Eindhoven potesse finire così, inevitabile un anno e mezzo dopo che l’esperienza dell’ex-bandiera dei Boerens potesse proseguire ad oltranza stante il tracollo registrato dal PSV in un inizio di stagione a dir poco da incubo.
Una fugace occhiata al resto del palinsesto ci regala l’ennesimo successo del Willem II, che in un momento d’oro espugna anche l’Abe Lenstra Stadion di Heerenveen nell’anticipo del venerdì issandosi al terzo posto in solitaria alle spalle del duo di testa; di Pavlidis e Trésor le firme sul blitz dei Tricolores, accolti da eroi dai propri tifosi al rientro in città. La sconfitta non esclude, per il momento, l’Heerenveen dalla zona playoff presidiata assieme a PSV Eindhoven, Feyenoord ed Utrecht ma costringe i Frisoni al riavvicinamento forzato del Vitesse capace di ritrovare il successo ad Enschede dopo quasi due mesi di astinenza.
A metà classifica muove la graduatoria solamente il Groningen, che impatta 1-1 contro l’ADO Den Haag, mentre nella parte destra del ranking Emmen, Zwolle e Fortuna Sittard danno un bello strattone alla propria classifica piegando rispettivamente Sparta Rotterdam (2-0), Venlo (2-1) e RKC Waalwijk (3-2). Al VVV Venlo, a 16 punti, rimane la postazione che oggi varrebbe la Nacompetitie, mentre per ADO Den Haag ed RKC Waalwijk (13 ed 8 punti), si spalencherebbero le porte della seconda divisione se l’Eredivisie terminasse oggi.