Old Firm: questa domenica, in Scozia, torna il ‘Vecchio Affare’ (e vale un trofeo)
C’è un fascino particolare quando si parla della Scozia. Cornamuse, paesaggi naturali, birra a fiumi, storia, tradizioni celtiche, racconti medievali e… sport. Fatto di Rugby, scozzese, piuttosto conosciuto e blasonato, e Shinty, sport tra i più amati, ma anche sano pallone, di quello che riempie gli stadi ma che comunque fa fatica a competere, tecnicamente, con i maggiori campionati europei, e non perché sia poco seguito o poco amato, semplicemente perché, in Scozia, il campionato è sempre stato oggetto di dualismo tra due sole grandi squadre, che nel corso degli anni hanno creato un netto divario con tutte le altre, dividendosi i trofei e sfidandosi in un confronto che già dal nome fa capire quanto peso abbia, nella considerazione dei tifosi.
Old Firm, il duello calcistico tra le due squadre di Glasgow, il Celtic e i Rangers, diversi nei colori e non solo, anche nella fede, perché già, il calcio è prima di tutto un credo, e la passione per la tua squadra è un qualcosa che vivi fin da bambino, e che il più delle volte ti è lasciata in eredità dal padre, dal nonno, dalla famiglia. Una fede, dunque, che affonda le radici nella tradizione, da difendere a tutti i costi, e che dal calcio, a Glasgow, sfocia in un confronto addirittura religioso, perché è sempre giusto ricordare che quando i fratelli Mc Neil fondarono i Rangers insieme a William McBeath e Peter Campbell, nel lontano 1872, qui da noi si era appena diventati una nazione, e loro già pensavano a fare calcio. E lo facevano ispirati da un credo religioso che divideva la città in cattolici e protestanti, e di questi ultimi facevano parte McBeath, Campbell e i Mc Neal, definendo in maniera netta la distanza con quel Celtic di matrice irlandese, e dunque cattolica, nato nel 1888 dalla volontà di un frate marista, Fratello Walfrid, e avente come sede la Chiesa cattolica di Santa Maria ad East Rose Street, la moderna Forbes Street.
#BetfredCupFinal training 💪 pic.twitter.com/hC2fXxCcjj
— Celtic Football Club (@CelticFC) December 7, 2019
O da una parte o dall’altra, a Glasgow; non esiste stare nel mezzo, e apprezzare entrambe. Sei popolare, tifi Celtic, sei borghese, tifi Rangers; sei indipendista, tifi Celtic; sei unionista, tifi Rangers. Sei cattolico, tifi Celtic; sei protestante, tifi Rangers. Una lotta a due, continua, imperterrita, tant’è che l’ultima volta che una squadra ruppe l’egemonia fu l’Aberdeen. Ventiquattro anni fa, con un certo Sir Alex Ferguson in panchina. Sia chiaro: Ventiquattro anni, per farvi capire che non c’è storia: né i Dons, né gli Hearts, né gli Hibs, nessuno poteva mettere in discussione l’eterna lotta a due che ha sempre rappresentato uno dei motivi di orgoglio di tutta la Glasgow sportiva.
🔜 Heading for Hampden
📸 View the full training gallery: https://t.co/DugTlr4FBI pic.twitter.com/rY0uoWfn3L
— Rangers Football Club (@RangersFC) December 6, 2019
Questa domenica, in Finale di Coppa di Lega scozzese (Betfred Cup), Rangers e Celtic di nuovo contro (diretta ore 16.00 su Sportitalia, telecronaca di Alberto Pucci): sulla panchina dei blues, Steven Gerrard, che sta riuscendo a tenere il passo del Celtic, in campionato, con una squadra non qualitativa quanto quella degli Hoops. In Scottish Premiership, il primo Old Firm della stagione è finito a Scott Brown e compagni: 2-0, e primato in classifica Celtic. Ce ne saranno altri, di Old Firm: uno, già a fine dicembre. Ma andiamo passo dopo passo. Per adesso, occhi su Hampden Park: il Vecchio Affare, in Scozia, anche stavolta vale un trofeo.