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Un Grosso sbaglio

Massimo Cellino è tornato sui suoi passi: via Fabio Grosso dopo appena tre giornate e riecco Eugenio Corini, il tecnico già esonerato all’indomani della sconfitta contro l’Hellas Verona. Il patron del Brescia non è nuovo a repentini cambi di allenatore, ma questa volta ha spiazzato un po’ tutti riscegliendo il mister che l’anno scorso lo ha portato in Serie A, ma che nei primi mesi di questa stagione non lo hai quasi mai convinto.

In un’intervista rilasciata a un’emittente locale soltanto una settimana fa infatti Cellino aveva più volte ribadito il concetto di essersi addirittura pentito di aver confermato Corini quest’estate sottolineando che mai lo avrebbe richiamato e che la scelta di Grosso aveva soltanto bisogno di tempo per ingranare e che era fiducioso della decisione presa. Alla fine invece hanno scelto i giocatori: un nutrito gruppo con i leader in prima fila ha spinto il presidente ha richiamare il tecnico di Bagnolo Mella per la gioia di una piazza che aveva mal digerito il suo esonero con frequenti cori allo stadio in suo onore e fischi sonori per Grosso.

D’altronde i numeri parlano chiaro e sono eloquenti: in tre partite l’ex terzino campione del Mondo ha rimediato tre sconfitte incassando ben dieci gol e segnandone zero; il dato ancora più allarmante è come la squadra sia peggiorata nonostante il tempo sempre maggiore avuto per assimilare gli schemi dell’allenatore con il culmine avuto nel derby perso sonoramente sabato in casa. Mai pericolosi, sempre in difficoltà e senza un preciso senso di gioco: i cambi tattici di Grosso non hanno fatto altro che scoprire il fianco alla furia dell’Atalanta.

La situazione in classifica ora è più che preoccupante: ultimo posto senza vittorie dalla terza giornata di campionato. La zona salvezza è distante cinque punti (Cagliari-Sampdoria permettendo) e la partita in meno da recuperare contro il Sassuolo pare essere uno dei pochi motivi di speranza: in caso di vittoria infatti la classifica si accorcerebbe e il morale potrebbe tornare ad essere più sereno. Il calendario sarà un crocevia fondamentale per il ritorno di Corini: le prossime gare saranno più o meno tutti scontri diretti, contro Spal, Sassuolo, Lecce, Parma, Lazio e Sampdoria. La salvezza delle rondinelle passa per questo filotto di gare, è inutile girarci intorno e servirà arrivare con i giocatori pronti: la difesa è da riassestare, il centrocampo deve girare intorno a Tonali e l’attacco può contare su un Torregrossa ristabilito a fianco di uno tra Balotelli e Donnarumma.

Eugenio avrà quindi un compito ancora più arduo rispetto a un mese fa quando è stato esonerato: dovrà vincere per salvare la squadra della sua città, per i tifosi che lo adorano e per Cellino. Sì, perché dovrà far capire al presidente che mandarlo via alla fine è stato solo un Grosso sbaglio.