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Risolvere i casi spinosi per ripartire: Brescia e Fiorentina devono gestire le grane Balotelli e Chiesa

Brescia e Fiorentina sono due squadre dagli obiettivi diversi, ma dallo stesso rendimento nelle ultime giornate: i lombardi hanno racimolato un solo punto in nove partite, mentre i toscani hanno subito due pesanti sconfitte contro Cagliari ed Hellas Verona. Come se non bastasse sono scoppiati due casi nello spogliatoio con protagonisti Balotelli e Chiesa, i giocatori più rappresentanti delle due compagini.

Si pensava che SuperMario con il ritorno nella sua città potesse finalmente ritrovare la serenità, ma evidentemente c’è qualcosa che ancora non va: dopo il brutto episodio di Verona, infatti Balotelli ha perso il sorriso. L’attaccante inoltre ha pagato il cambio in panchina e il feeling con il nuovo allenatore Grosso pare ai minimi termini: sostituzione a fine primo tempo contro il Torino e mancata convocazione per la sfida a Roma. L’episodio che ha fatto traboccare il vaso è di settimana scorsa: Balotelli pare svogliato in allenamento, Grosso lo mette nella squadra delle riserve e la voglia dell’attaccante precipita tanto da costringere l’allenatore a cacciarlo anzitempo dall’allenamento.

Federico Chiesa invece è un caso più recente, ma la sua frustrazione nasce probabilmente già dall’estate quando la Fiorentina gli ha negato il trasferimento (con la Juventus in pole) e ora da professionista si sta limitando a giocare senza però apparire voglioso di indossare la maglia viola. Il discorso rinnovo poi non pare essere imminente e con l’avvicinarsi delle prossime sessioni di mercato il suo nome verrà sicuramente riaccostato alle big del nostro calcio e probabilmente questa volta il figlio d’arte cambierà maglia. L’episodio chiave che ha fatto nascere un vero e proprio caso è stato l’esclusione a Verona con i suoi sotto nel punteggio: Montella lo ha tenuto in panchina novanta minuti giustificandosi poi in sala stampa con un eloquente “non era pronto fisicamente e mentalmente”.

Brescia e Fiorentina hanno però bisogno dei due giocatori, per salvarsi e per puntare alla zona europea: ma se da una parte Chiesa probabilmente verrà impiegato fin dalla prossima partita facendo rientrare il caso, il futuro di Balotelli pare più grigio. Cellino gli ha concesso le prossime tre partite per capire se veramente ha ancora le motivazioni per trascinare le rondinelle verso l’ardua impresa della salvezza. Entrambi a quota due reti in campionato, i due hanno anche in comune l’obiettivo nazionale per l’Europeo di giugno: Federico può tranquillamente avere un nome tra i 23 di Mancini, Mario probabilmente no.

Da idoli a casi spinosi: Balotelli e Chiesa soffrono questa situazione, ma i loro club ancora di più. Serve quindi mettersi una mano sul cuore per venirsi incontro e concludere almeno questa stagione raggiungendo gli obiettivi minimi di inizio campionato perché Brescia non vuole la Serie B e Firenze desidera tornare in Europa. Costi quel che costi, con o senza Balotelli e Chiesa, perché i giocatori passano, ma la squadra resta.