Survivor Series e War Games: il mondo WWE ruota attorno a NXT
Sono settimane caldissime, frenetiche e ricche di avvenimenti, ci stiamo avvicinando a grandi passi alle Survivor Series, uno degli appuntamenti più attesi di ogni annata e a questo giro destinata in ogni caso a restare nella storia, e ai War Games in programma a Takeover.
Entrambi gli eventi girano attorno al mondo NXT. Per la prima volta nella storia alle Survivor non sarà più soltanto Raw vs Smackdown, si aggiungerà lo show giovane targato WWE a mettersi in gioco. Negli ultimi tapings abbiamo assistito a ripetute invasioni giallonere destinate ad aggredire chiunque si ritrovasse a portata di mano, preferibilmente pezzi grossi, in modo da lanciare un segnale chiaro e indiscusso al mondo.
Non va dimenticato l’epico match tra Daniel Bryan e Adam Cole, una sfida inedita che ha catturato l’attenzione per l’intero arco della sfida, impossibile distrarsi anche soltanto per una frazione di secondo. Wrestling di elevatissima qualità, in grande spolvero mosse acrobatiche, continui capovolgimenti di fronte, ritmi elevati dopo un’iniziale fase di studio e importanti prese di sottomissione. L’ha spuntata il campione NXT, capace di rovesciare le carte in tavola nel momento in cui Bryan stava assaporando la vittoria e la conquista della cintura. A Raw la sfida tra campioni è invece terminata con una squalifica provocata dall’intervento dei soci dell’Undisputed Era, in modo tale che nessuno si ponesse problemi sul chi potesse vincere (pulito o non), o come potesse terminare il match in un altro modo.
NXT sta dominando la scena, non solo grazie agli agguati nei roster principali e all’imminente debutto alle Series. Si sta avvicinando a grandi passi Takeover con i War Games. L’Undisputed Era al gran completo, nonostante sia in possesso di tutti i titoli e stia provando a monipolizzare lo show, potrebbe partire leggermente sfavorita rispetto al team Ciampa. Poter contare su Keith Lee e un gigante in rampa di lancio del calibro di Dijakovic non capita tutti i giorni. Da scoprire il nome del quarto membro, ipotizzo Johnny Gargano.
Non sarà Riddle, impegnato nella nuova storyline con Balor, a sorpresa rimandato nello show che lo ha valorizzato e lanciato tra i “grandi”. Non ho compreso fino in fondo questo spostamento, può essere benissimo visto come un ridimensionamento delle ambizioni dal punto di vista dei bookers, anche se ovviamente si vuole interpretarlo come un modo per dare ulteriore visibilità a NXT. Siamo però sicuri che lo show giovane ne avesse bisogno? I mesi, gli anni scorsi, gli show settimanali e i Takeover hanno regalato spettacolo ed emozioni infinite, non vedo l’utilità a riprendere un big, non sfruttato pienamente dopo il salto nel roster principale, con la giustificazione di un infortunio che l’ha privato del titolo universale. Va visto come uno “strumento” per portare over alcuni talenti in fase di crescita? Vedremo.
La divisione femminile non sta a guardare. A NXT è appena andato in scena un meraviglioso main event che ha visto protagoniste Mia Yim e Io Shirai, un ladder match con in palio la possibilità di acquisire un vantaggio numerico nei War Games. È stata una sfida spettacolare, rude, a tratti violenta, con Mia Yim ad uscire sconfitta, sanguinante dal naso e fatta volare su una scala posizionata fuori dal ring dalla campionessa in carica NXT UK, Kay Lee Ray.
Ormai nel wrestling non esiste più differenza tra wrestling maschile e femminile, ogni divisione è in grado di offrire tecnica, potenza, imprevedibilità, storylines di livello e portare in auge personaggi credibili. Se ai War Games parte con il favore dei pronostici per poter contare su alleati di livello elevato come Shirai, Bianca Belair e Kay Lee Ray, Shayna Baszler sarà chiamata a rovesciare gli equilibri alle Survivor Series. Becky Lynch non ha bisogno di presentazioni, la “nuova” Bayley in versione heel appare più diretta al sodo e credibile. Si tratta di una sfida equilibratissima, dove la campionessa Smackdown potrebbe anche sfruttare il fattore “sorpresa”.
Tornando alla divisione maschile il team Raw, a prescindere dalle formazioni rivali, appare davvero imponente: Rollins, Orton, Owen, Mcintyre e Ricochet. E che dire, il top, un team però ricco di personalità forti e altrettanto egocentrismo, con difficoltà a relazionarsi e ragionare per il bene del gruppo, in primis Orton. Un’implosione potrebbe riaprire i giochi. Non mi attendo sorprese nei match con i titoli assoluti in palio; Lesnar ha vinto il titolo WWE spazzando via in meno di dieci secondi un regno di mesi e mesi costruito da Kofi Kingston, ricollocato nella trionfale categoria tag-team, ed è tornato a Raw. Il feud con Mysterio mi sembra il modo per dare uno degli ultimi push al campione mascherato e prendere tempo in vista di una nuova rivalità al top per la Bestia.
Che The Fiend conquistasse il titolo universale non era per nulla scontato, i bookers hanno deciso di consolidare un periodo di pieno dominio, impedendo però a Rollins la possibilità di una rivincita. Ora l’Architetto ritrova il titolo del proprio roster attorno alla vita di Lesnar per l’ennesima volta. The Fiend vs Bryan appare in questo momento una sfida con l’esito già scritto, più che altro per la volontà dei bookers di rendere il nuovo campione un essere mostruoso, imbattibile, con ben in poco in comune con noi umani.
Survivor Series potrebbe rappresentare l’occasione per confermare a grandi livelli i Viking Raiders, veramente impressionanti per potenza, abilità tecniche, chimica di squadra e dinamismo nonostante la mole, e Roderick Strong, inserito in una sfida altamente qualitativa con AJ Styles e Nakamura. Lo specialista degli spezza schiena ha le carte in regola per spuntarla, magari schienando il giapponese anche se la variabile Zayn sta condizionando gli esiti finali in maniera pesante. AJ raramente viene schienato pulito, pochi giorni fa è già capitato a Raw in un match tre contro tre per opera di Carrillo, non credo possa ripetersi con così facile rapidità.
Ho terminato, non mi sono scordato del clamoroso ritorno negli schermi WWE di CM Punk, almeno per il momento soltanto nel programma backstage. Prima di pronunciarmi in maniera dettagliata e approfondire l’argomento, preferisco attendere e valutare gli eventi, le intenzioni di Punk e dei bookers, le strategie per il breve e medio termine. Senz’altro ci stiamo riferendo ad un potenziale terremoto, a prescindere da quanti match potrà eventualmente offrire, perchè già semplicemente con un microfono in mano può rivoluzionare un intero show e determinati equilibri. Non ci resta che attendere… Certo sarebbe stato un colpo incredibile per la AEW e invece…