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Questa Italia può reggere il confronto con le big d’Europa?

La Nazionale di Roberto Mancini ha completato la campagna di qualificazione europea a suon di record, una schiacciasassi da ben 37 reti segnate in 10 gare. Ora però sorge spontanea la domanda: questa giovane Italia potrà reggere il confronto con avversarie agguerrite ed attrezzate?

100%. L’Italia, per la prima volta in una campagna di qualificazione agli Europei, ha vinto tutte le gare. Solo in altre due occasioni era rimasta imbattuta, nelle ultime eliminatorie 2012 e 2016. Le 37 reti segnate rappresentano ugualmente un record, appesantito dalle 9 marcature rifilate ieri all’Armenia. Dall’altra parte appena 4 i gol incassati, primato eguagliato. Insomma… se si uniscono ai numeri l’entusiasmo per il nuovo corso azzurro, i tanti giovani che impreziosiscono la rosa e il fantasma della disfatta per l’ultimo Mondiale spazzato via, non si può che essere positivi.

LINEA VERDE. C’è grande consapevolezza nel gruppo azzurro. Mancini ha ereditato una realtà coperta dalla polvere, con tanti punti interrogativi da affrontare. Eppure i frutti di questo buon lavoro sono visibili, eccome. Ripetiamo: al di là dei numeri e dei primati, questa è una Nazionale che piace e convince. Tanti volti nuovi in ogni reparto, un serbatoio fortunatamente ampio e – finalmente – di ottima qualità media. I giocatori più anziani sono l’infortunato Chiellini (35), Bonucci e Sirigu (32), che trascinano un gruppo di ragazzi affamati e vogliosi di riportare la maglia azzurra ai vertici internazionali. Con tanta sana faccia tosta. Come quella di Barella, autentico motorino abile nelle due fasi. O come quella di Zaniolo, che ieri ha firmato le sue prime due reti in Nazionale. Per non parlare del baby boom Tonali. Da questo punto di vista l’Italia somiglia molto alla Germania, che sta ricominciando un nuovo ciclo all’insegna della linea verde e all’Europeo testerà la propria consistenza. Così come l’Olanda si riaffaccerà a una grande manifestazione dopo le ultime delusioni internazionali.

CONFRONTO. Dopo essere uscita in maniera immacolata e vincente dalle qualificazioni, viene ora il bello per l’Italia. Le eliminatorie contro Armenia, Bosnia, Finlandia, Grecia e Liechtenstein non hanno rappresentato – obiettivamente – un banco di prova sufficiente per testare le reali dimensioni di questa Nazionale. Dimensioni oltretutto in continuo aggiornamento. L’Italia, oggi, potrebbe reggere il confronto con le corazzate d’Europa? Belgio, Francia, Germania, Inghilterra, Olanda, Spagna… senza contare altre compagini temibili come Polonia, Portogallo, Russia, Svezia, Turchia e Ucraina pronte a fare qualche sgambetto in ogni momento. Il calcio europeo si è ulteriormente bilanciato: non sarà così semplice fare pronostici per la prossima fase finale. Ora Roberto Mancini potrà dedicarsi esclusivamente a far crescere il gruppo, dopo aver centrato la qualificazione matematicamente con larghissimo anticipo (appena due giorni dopo i belgi a ottobre). Testa sgombra e voglia di stupire: due elementi che, se mantenuti, potranno solo giovare a questa giovane Italia. Con quell’unica Coppa ormai impolverata in bacheca dal 1968…