La nazionale bosniaca, attiva ufficialmente dal 1995, staziona al 48° posto del ranking FIFA: conosciamo meglio i prossimi avversari degli azzurri nella penultima gara di qualificazione agli Europei.
CENNI STORICI. Dal 1920 al 1992 i migliori elementi della Bosnia Erzegovina hanno rappresentato la Jugoslavia, una delle più importanti compagini del calcio continentale. Dopo lo scoppio della guerra civile e l’indipendenza, il movimento è rifiorito in queste zone così colpite da tragici eventi. La prima partecipazione ad un appuntamento internazionale ha avuto luogo con le qualificazioni al Mondiale 1998. In seguito la rappresentativa ha iniziato a raccogliere sempre maggiori consensi, nelle varie campagne eliminatorie iridate ed europee, sulla spinta di protagonisti di stanza in campionati di primo piano: da citare Sergej Barbarez (capocannoniere della Bundesliga tedesca nel 2000-01), Hasan Salihamidzic ed Elvir Bolic su tutti. Una doppia dolorosa eliminazione ai playoff per il Mondiale 2010 e Euro 2012 ha portato altri preziosi mattoncini alla crescita del movimento, impreziosito dalla presenza di un grande bomber come Edin Dzeko, di Miralem Pjanic, Senad Lulic, Zvjezdan Misimovic, che infine sono riusciti nell’impresa di portare la Bosnia Erzegovina alla fase finale della Coppa del Mondo 2014. Peccato per il mancato passaggio alla fase ad eliminazione diretta, sfumata nella controversa gara contro la Nigeria.
NELLE QUALIFICAZIONI. Una campagna contraddittoria, quella portata avanti dalla Bosnia verso Euro 2020. Metà delle partite si sono concluse con una sconfitta: eppure tutto era iniziato con i tre punti contro l’Armenia (2-1, gol di Krunic e Milosevic), a cui sono però seguiti i passi falsi con Grecia (doppio vantaggio con Visca e Pjanic sciupato dal 2-2 colto dagli ellenici all’85°), Finlandia (0-2 a Tampere) e con l’Italia (2-1, rete di Dzeko) a giugno. A settembre la “manita” (5-0, Gojak doppietta, autorete Malin, Dzeko e Visca) con cui ha schiaffeggiato il piccolo Liechtenstein e un altro tonfo in Armenia (2-4, a segno Dzeko e Gojak). Rendimento altalenante: il mese scorso sono arrivati il successo con la Finlandia (4-1, Hajrovic, due Pjanic e Hodzic) e il 2-1 (Gojak) inflitto dalla Grecia. Ora la chiusura del girone contro l’Italia a Zenica e in Liechtenstein.
IL COMMISSARIO TECNICO. Robert Prosinecki, croato, 50 anni. Nato in Germania Ovest, è stato uno dei più talentuosi giocatori del calcio slavo negli anni Novanta. Ha vestito maglie importanti: Stella Rossa, Real Madrid, Jugoslavia e poi della Croazia, con cui è arrivato terzo al Mondiale 1998. Tanti infortuni ne hanno rallentato la carriera che prometteva benissimo, era oltretutto noto il suo vizio del fumo. La parabola in panchina è iniziata in patria quindici anni fa come assistente nell’NK Zagabria e poi in Nazionale. Da primo allenatore ha guidato Stella Rossa, Kayserispor (Turchia) e la nazionale dell’Azerbaigian dal 2014 al 2017. Prosinecki è ct della Bosnia dal 4 gennaio 2018. A questa campagna di qualificazione europea è legata la sua permanenza sulla panchina bosniaca.
LA SQUADRA. Presenti alcuni rappresentanti del calcio italiano: oltre al superbomber Dzeko (58 gol in Nazionale) e allo juventino Pjanic, anche Krunic e Jajalo. Dzeko e Pjanic rappresentano gli elementi nevralgici della squadra insieme al difensore Kolasinac, di stanza in Premier League con l’Arsenal. Da tenere d’occhio l’esterno offensivo Visca, temibilissimo in zona gol ed eletto miglior giocatore dell’ultimo campionato turco. A Prosinecki mancherà uno degli uomini più in forma: il 22enne della Dinamo Zagabria Amer Gojak, che ha realizzato 4 gol nelle qualificazioni ma è ai box per infortunio. Assente anche il navigato portiere del Mondiale 2014 Begovic – milita in Azerbaigian – e il centrale difensivo Sunijc, sempre per motivi fisici.
I CONVOCATI. Portieri: Jasmin Buric (32 anni, Hapoel Haifa – ISR), Kenan Piric (25 anni, Maribor – SLN), Ibrahim Sehic (31 anni, Erzurumspor – TUR). Difensori: Ermin Bicakcic (29 anni, Hoffenheim – GER), Eldar Civic (23 anni, Ferencvaros – UNG), Sead Kolasinac (26 anni, Arsenal – ING), Adnan Kovacevic (26 anni, Korona Kielce – POL), Zoran Kvrzic (31 anni, Rijeka – CRO), Samir Memisevic (26 anni, Groningen – OLA), Marko Mihojevic (23 anni, Erzgebirge Aue – GER). Centrocampisti: Miralem Pjanic (29 anni, Juventus – ITA), Edin Visca (29 anni, Istanbul Basaksehir – TUR), Muhamed Besic (27 anni, Sheffield United – ING), Izet Hajrovic (28 anni, Dinamo Zagabria – CRO), Haris Duljevic (25 anni, Nimes – FRA), Gojko Cimirot (26 anni, Standard Liège – BEL), Elvis Saric (29 anni, Al-Ahli – ASA), Rade Krunic (26 anni, Milan – ITA), Mato Jajalo (31 anni, Udinese – ITA), Luka Menalo (23 anni, Olimpija Lubiana – SLN), Haris Hajradinovic (25 anni, Kasimpasa – TUR), Dino Hotic (24 anni, Maribor – SLN). Attaccanti: Edin Dzeko (33 anni, Roma – ITA), Armin Hodzic (24 anni, Fehervar – UNG).
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Sehic; Krvzic, Kovacevic, Bicakcic, Kolasinac; Krunic (Cimirot), Pjanic, Saric (Besic); Visca, Dzeko, Duljevic.