In un Milan deludente nella classifica e nelle prestazioni, a mettersi in evidenza sono davvero in pochi: oltre alla certezza Gigio Donnarumma, campione ormai affermato nonostante la giovane età, la nota più lieta di questo inizio stagione è Theo Hernández. Il francese sta mettendo in mostra le sue notevoli qualità: potenza allo stato puro e una velocità in progressione che in pochi possiedono nel nostro campionato. In un Milan che sta faticando oltre modo a segnare (11 gol in altrettante partite) è probabilmente lui il più pericoloso della comitiva, nonostante parta dalla difesa.
Nella squadra rossonera sono molti i giocatori che dovrebbero rendersi pericolosi in zona offensiva: Piątek è stato divorato dalla maledizione della numero 9 (avete presente il film Space Jam in cui ad alcuni giocatori dell’NBA viene rubato il talento? Il polacco sembra proprio in quella situazione), Suso si è fermato subito dopo il suo primo squillo stagionale, Leão e Paquetá si stanno dimostrando poco incisivi, Rebić ha deluso alla sua prima da titolare. In questa situazione allarmante Theo Hernández è stato il dardo più avvelenato, capace già di realizzare due gol e due assist. Oltre a questi numeri, il terzino ex Real Madrid si è messo in mostra per le sue devastanti sgroppate sulla fascia o per via centrale che hanno portato a ulteriori occasioni da gol, talvolta vanificate da una bandierina alzata o da una mira sbagliata di pochi centimetri. Sta di fatto che Theo Hernández è l’unico giocatore di questa squadra che dà sempre la sensazione di essere una spina nel fianco per gli avversari.
Tuttavia, in fase difensiva il francese non è proprio impeccabile: spingere come un ossesso per tutti i 90 minuti di gioco ha come logica conseguenza qualche buco lasciato in difesa o qualche diagonale non perfetta. A questo punto è lecito chiedersi se non sia il caso di spostarlo più avanti per sfruttare totalmente la sua vena incursionistica. Un po’ il percorso che fece Bale, terzino agli inizi con il Tottenham e ora ala di livello assoluto nella squadra più prestigiosa del pianeta. A conti fatti, Theo Hernández sarebbe l’attaccante esterno più funzionale nel modulo attualmente adottato da Pioli: questo significherebbe far sedere in panchina un giocatore in più tra quelli offensivi, panchina già scaldata a lungo da atleti come Rebić, esperti del ruolo e comunque quasi mai utilizzati.
Una via intermedia potrebbe essere rappresentata dal passaggio al 3-5-2: in questo modulo il francese potrebbe giocare a tutta fascia con le spalle maggiormente coperte. Questa soluzione favorirebbe anche il rilancio dei due ex Atalanta Conti e Caldara, ancora oggetti misteriosi: il laterale si è messo in mostra proprio come tornante con Gasperini, mentre il centrale ha dato il meglio di sé nella difesa a tre sempre nelle fila dei nerazzurri. Nel pacchetto arretrato potrebbe essere rilanciato anche Ricardo Rodríguez, al momento ai margini del progetto proprio per l’irruzione in squadra di Theo Hernández: lo svizzero ha buone qualità difensive e di impostazione ma pecca nell’atletismo necessario per spingere in fase offensiva. In avanti poi si potrebbero schierare le due punte, verosimilmente Piątek e Leão, il che dovrebbe aiutare il polacco che sarebbe meno isolato. In mezzo al campo si potrebbe optare per il regista e le due mezzali o per due mediani e un trequartista, e qui la scelta sarebbe ampia tra Paquetá, Suso, Bonaventura e Çalhanoğlu.
In una stagione già compromessa i rossoneri possono permettersi di sperimentare e Pioli deve provare a valorizzare il più possibile i punti di forza della sua rosa: Theo Hernández è al momento quello che si è messo più in risalto e ha notevoli margini di miglioramento. Magari spostandolo qualche metro più avanti può nascere un nuovo Gareth Bale e il Milan ne avrebbe tanto, tanto bisogno.