Il ballo dei debuttanti: la Champions League è il palcoscenico migliore
Giocare in Champions League è il sogno di ogni bambino: debuttare nella massima competizione europea da giovanissimo è sinonimo di un futuro roseo nel mondo del calcio e Sebastiano Esposito probabilmente questo lo sa: il baby talento dell’Inter ha infatti esordito contro il Borussia Dortmund ancora prima che in campionato come altri giocatori hanno fatto in passato.
Al 62′ tutto San Siro si è alzato in piedi per tributare il caloroso saluto ad Esposito, chiamato a sostituire un Lukaku decisamente affaticato: prima palla toccata e gran controllo d’esterno con annesso elastico per entrare in area. Che siamo davanti a un talento cristallino è fin da subito evidente, ma l’attaccante si supera qualche minuto più tardi procurandosi il rigore (poi sbagliato da Lautaro Martinez) tenendo botta in progressione a due difensori avversari che poi finiscono per stenderlo in area.
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Esordio in Champions League con vittoria😍👍 Serata e emozioni indimenticabili🤩 #ES30 #ucl #amala
Doti tecniche fuori dal comune: tocco e velocità abbinati a potenza e fisico ancora da formare, ma che già si intravede; Esposito ha brillato nella prima mezz’ora di Champions League e soprattutto si è dimostrato già pronto anche a livello mentale non sentendo minimamente la pressione e anzi caricandosi sulle spalle la spinta di tutti i tifosi.
Il precoce debutto europeo ha anticipato quello in campionato, avvenuto quattro giorni più tardi contro il Parma: subentrato nuovamente all’attaccante belga, il baby prodigio non è riuscito a dare la giusta scossa al match finendo per rimediare soltanto un cartellino giallo e poco altro.
Esposito non è stato il primo ad esordire prima in Champions e dopo in campionato: soltanto lo scorso anno è toccato a Nicolò Zaniolo giocare dal primo minuto al Santiago Bernabeu in Real Madrid-Roma, scelto da Di Francesco come mezzala insieme a De Rossi e Nzonzi. In Serie A il giocatore approdato in giallorosso nello scambio con Nainggolan ha poi esordito pochi giorni dopo timbrando il cartellino all’ottava presenza contro il Sassuolo.
Un altro giallorosso ha avuto la stessa sorte: si tratta di Daniele De Rossi che fu mandato in campo per la prima volta da Capello nella sfida europea contro l’Anderlecht nell’ormai lontano 2001. La carriera di Capitan Futuro poi proseguirà alla grande con 61 presenze in Champions League e 459 in Serie A dove debuttò più di anno dopo rispetto alla coppa.
L’esempio che però Esposito spera di seguire maggiormente è quello di Cristiano Ronaldo: anche l’asso portoghese infatti è nella stretta cerchia dei giocatori che hanno debuttato prima in Champions e poi in campionato: CR7 infatti è sceso in campo a 17 anni in un preliminare d’agosto contro l’Inter per poi assaporare il campionato portoghese nelle giornate successive.
Molte volte si fa debuttare un giovane soltanto per sopperire a qualche infortunio di troppo senza pensare che se un talento è veramente cristallino merita di giocare: la mentalità del “vincere subito” brucia chi ha bisogno di tempo per mettersi in mostra e spesso è controproducente. Perché alla fine le abilità dei predestinati emergono e il prossimo nome da segnare è già evidente: Sebastiano Esposito.