Si sta ancora correndo in strada e su pista (e c’è chi vince ovunque, come Elia Viviani che al titolo continentale su strada ha aggiunto anche quello dell’eliminazione al coperto), ma si pensa già alla pianificazione della prossima stagione. Con una possibile novità.
La Milano-Torino, la Decana delle Classiche del ciclismo italiano, è stata regolarmente calendarizzata mercoledì 7 ottobre 2020. In una settimana “da urlo”, dato che lunedì 5 si corre la Coppa Bernocchi, martedì 6 la Tre Valli Varesine, giovedì 8 il Gran Piemonte con chiusura sabato 10 ottobre con il Giro di Lombardia. Una vera e propria indigestione di corse. Forse, anche troppe.
Da qui l’idea che sta piano piano facendo breccia in casa RCS Sport, organizzatrice delle gare. Vale a dire, anticipare a marzo di qualche giorno la Tirreno-Adriatico, in maniera da piazzare la Milano-Torino nella settimana che conduce alla Milano-Sanremo. La corsa del MiTo diventerebbe così da viatico verso la “Classica delle Foglie Morte” ad apripista della “Classicissima di Primavera“.
Anticipare una delle cinque gare precedentemente citate da ottobre a marzo non è una cattiva idea. Solo che non convince la scelta della Milano-Torino. Arrivare a Superga a inizio marzo esporrebbe i corridori al rischio di freddo e intemperie. Non sarebbe più conveniente, invece, decidere di anticipare il Gran Piemonte, ovviamente facendolo tornare a corsa pianeggiante destinata ai velocisti mantenendo come splendida eccezione il recente arrivo ad Oropa con il trionfo di Egan Bernal? E magari rendere quella prova un vero e proprio antipasto di Sanremo? Alla RCS Sport, l’ardua sentenza.