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Italia, i più e i meno dei match con Grecia e Liechtenstein

La Nazionale italiana targata Mancini ha strappato matematicamente il pass per il prossimo Europeo incrementando la striscia positiva: ai critici, che sottolineano il modesto livello degli avversari incontrati, si può opporre un processo di crescita che sta già dando ottimi frutti.

RISULTATI. 12 ottobre, Roma, Italia-Grecia 2-0 (63° Jorginho rigore, 78° Bernardeschi). 15 ottobre, Vaduz, Liechtenstein-Italia 0-5 (2° Bernardeschi, 70° e 90°+2 Belotti, 77° Romagnoli, 82° El Shaarawy).

LE SCELTE. Contro gli ellenici, nella gara all’Olimpico, Mancini ha schierato come di consueto il 4-3-3: Donnarumma; D’Ambrosio, Bonucci, Acerbi, Spinazzola; Barella (87° Zaniolo), Jorginho, Verratti; Chiesa (39° Bernardeschi), Immobile (79° Belotti), Insigne. Ampio turnover nel secondo match di Vaduz, con il medesimo modulo: Sirigu; Di Lorenzo, Mancini, Romagnoli, Biraghi (88° Bonucci); Zaniolo (63° El Shaarawy), Cristante, Verratti; Bernardeschi (74° Tonali), Belotti, Grifo. L’unico che ha mantenuto il posto da titolare in entrambe le gare è stato Marco Verratti, capitano ieri. Debutto assoluto per Di Lorenzo (Napoli) e Tonali (Brescia).

I PIÙ. Il gruppo sembra ormai essersi consolidato con alternative molto valide praticamente in ogni ruolo. La difesa offre ampie garanzie, con Roberto Mancini che può dormire sogni tranquilli pure in prospettiva quando gli avversari saranno ben diversi, aspettando Chiellini. Squadra con una propria identità definita e concreta, ben assortita e i cui giovani stanno rispondendo bene alle sollecitazioni. Che personalità Tonali! Il gioiello del Brescia ha debuttato nell’ultimo quarto d’ora contro il Liechtenstein: quasi non ci si è accorti, vista la sua disinvoltura. Per Federico Bernardeschi, gare bagnate dal gol.

I MENO. Resta da verificare la tenuta del gruppo di Mancini su banchi di prova davvero probanti, senza nulla togliere alle avversari incontrate dagli azzurri in questo cammino di qualificazione. La rosa andrà di sicuro smaltita in vista di giugno: rischiano qualcosina soprattutto gli “stranieri” Grifo e El Shaarawy, nonostante il primo abbia giocato titolare a Vaduz e l’ex romanista abbia segnato nel 5-0 al Liechtenstein.

MAGIC MOMENT. Andrea Belotti si è ripreso la maglia azzurra di prepotenza dopo il lungo periodo di appannamento con i colori del Torino. Ristabilitosi ai suoi livelli del passato in maglia granata, sta trovando un’ottima vena realizzativa pure in azzurro per il bene suo e di tutto il gruppo. Due reti ieri a Vaduz.

LA SITUAZIONE. L’Italia è già all’Europeo con il 100% di successi: 8 su 8 e 24 punti in saccoccia. In seconda posizione la Finlandia a quota 15, battuta dalla Bosnia (4-1) ma vittoriosa ieri sull’Armenia (3-0) che stazionano ora a quota 10 proprio dietro gli scandinavi e insieme a Pjanic & co. Chiudono il gruppo J Grecia (8) e Liechtenstein (2).