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Un fallo da due anni e mezzo di prigione: lo strano caso avvenuto in Irlanda

Un fallo pericoloso commesso su un campo da calcio a volte può costare caro. E, in Irlanda, addirittura una condanna a due anni e mezzo di prigione. E’ questa la strana storia che ha visto come protagonista Petru Pinto, un ex giocatore professionista in Romania, colpevole di aver procurato un grave infortunio con un brutto tackle a un avversario contro cui stava giocando una gara di calcio a 5.

Un caso finito addirittura in tribunale, visti i danni subiti dalla vittima, nonostante i tentativi di Pinto di giustificare il proprio intervento come certamente imprudente, ma non intenzionale. In particolare, il giocatore sarebbe intervenuto correndo verso l’avversario e, alzando il ginocchio, lo avrebbe colpito sul fianco alto, facendolo cadere a terra. L’infortunio subito, effettivamente, è stato grave: un infortunio ai reni di quarto grado, che avrebbe provocato persino la perdita del 25% del funzionamento del rene e nuove sofferenze legate all’alta pressione.

Giovedì, il giudice Pauline Codd ha preso una decisione drastica, condannando il giocatore a due anni e mezzo di prigione per il suo gesto. Ovviamente, con condizionale, legata al pagamento di una multa di 5000 mila alla vittima entro tre anni. Secondo il giudice, sebbene i giocatori debbano tenere in conto i rischi di infortuni nei casi di sport di contatto, l’intervento del Pinto sarebbe stato “ben oltre i limiti previsti nel gioco” e, nel descrivere il contrasto come “pericoloso”, ha ritenuto che abbia mostrato “un consapevole disinteresse sulle possibili conseguenze del suo gesto”.