Eredivisie, 7/a giornata: pari e patta nel De Topper, il Vitesse ringrazia e aggancia la vetta
Tanto tuonò, che alla fine non piovve; si può racchiudere così la settima giornata di Eredivisie, inesorabilmente incentrata sul De Topper in scena al Philips Stadion di Eindhoven. Termina 1-1 la sfida tra i biancorossi di van Bommel e quelli di ten Hag, con il pari che pur rivelandosi tutto sommato giusto penalizza forse gli ajacidi, più convincenti al termine di una gara comunque deludente rispetto alle spettacolari aspettative.
Aspettative comprensibilmente alte se nello Starting XI del PSV Eindhoven trovi Malen, Bruma e Ihattaren mentre l’Ajax risponde schierando Ziyech, Tadić, Neres e Promes, considerando poi anche la ritrovata verve del PSV Eindhoven dopo un complicato inizio di stagione. E’ proprio il PSV Eindhoven, però, a impostare una partita fatta più di reazione che di azione: i Boerens, infatti, lasciano il pallino del gioco ai Lancieri cercando di colpire gli ospiti di rimessa ma finendo per contribuire a generare un primo tempo nel quale la prima nitida occasione da rete arriva dopo la mezz’ora con Promes che spara incredibilmente a lato un’assistenza di Tadić dopo essersi smarcato all’altezza dell’area piccola. Lo stesso Tadić sciupa un’altra interessante occasione da rete sul finale di tempo, mentre di un PSV Eindhoven troppo attendista non vi sono tracce se non con qualche inoffensiva ripartenza. La contesa non cambia spartito nel secondo tempo, e si sblocca quando al 62′ Promes (forse stimolato nel vedere alzarsi van de Beek dalla panchina) duetta bene con Tadić in area e trova l’interno piede che si infila all’angolino alla destra di Zoet facendo calare il gelo sul Philips Stadion. La doccia fredda finisce inevitabilmente per destare il PSV Eindhoven, che tra le note positive del pomeriggio appunta la prestazione esaltante di Mohammed Ihattaren, impressionante per la personalità e abilità tecnica con cui trascina la propria squadra nel primo De Topper della sua carriera. Costretto a cercare la rimonta van Bommel getta nella mischia anche Gakpo, che un minuto dopo il proprio ingresso sul prato verde di Eindhoven trova alle spalle di Martínez il corridoio nel quale Donyel Malen, on fire nell’ultima settimana, si infila non lasciando scampo ad Onana. Il gol di Malen al 77′ è l’ultimo squillo vero di un De Topper deludente rispetto allo spettacolo promesso dalle contendenti alla vigilia; troppa la prudenza di van Bommel al cospetto di un Ajax che ai punti esce con un voto più alto rispetto agli avversari di giornata grazie a un’interpretazione determinata ma comprensibilmente accorta della gara di Eindhoven.
L’1-1 del Philips Stadion trasforma il tandem in testa in un trio al quale si aggiunge il Vitesse, che contro il Fortuna Sittard trova solamente nel finale i tre punti che valgono la vetta della classifica a 14 punti assieme ad Ajax e PSV Eindhoven. Determinati a riscattare il pesante 0-5 di Eindhoven (nell’anniversario della battaglia di Arnhem, noto come Airborne match) i ragazzi di Slutsky faticano qualcosa più delle proverbiali sette camicie al cospetto di un Fortuna Sittard capace di non ostentare timori reverenziali e di trovare due volte al GelreDome un vantaggio che tiene fino a dieci minuti dalla fine, quando Linssen la ribalta con il colpo meno quotato tra quelli in repertorio: due colpi di testa che tra 81′ e 83′ capovolgono la contesa, prima del definitivo 4-2 di Bero in contropiede.
Sale l’AZ, corsaro all’Aia con un rigore di Koopmeiners, mentre il Twente cede il passo 2-3 in casa all’Heracles nell’attesissimo Twentse Derby: a distanza di sette anni a esultare sono i bianconeri in casa dei Tukkers, grazie all’inaspettato finale di primo tempo che con i gol di Dessers e la gran sventola di Mauro Júnior capovolgono l’inerzia di una gara fino al pari in favore del Twente, capace di trovare il vantaggio con Cantalapiedra e anche il raddoppio, cassato dal VAR a Espinosa. Nel secondo tempo latita la reazione dei locali, e anzi Mauro Júnior si regala anche una doppietta nel finale, prima del definitivo 2-3 di Beerggreen che non impedisce all’Heracles di far proprio il derby e al contempo di festeggiare il terzo successo consecutivo. Torna la pareggite del Feyenoord, che a Emmen non riesce a farsi bastare due reti di vantaggio nei primi 12 minuti di gara con Kökçü e Narsingh: l’orgoglio dell’Emmen e la scarsa copertura della mediana Rotterdammers permette ai locali di ribaltare la partita ma al 96′ i biancorossi trovano il colpo di coda decisivo con la bordata di Toornstra che spara all’incrocio il pallone del 3-3 quando già si pregustava un pomeriggio da tramandare ai nipoti tra i tifosi dell’Emmen. A chiusura del programma ritrova il sorriso lo Sparta Rotterdam che demolisce 4-0 un Waalwijk sempre più ultimo in classifica, mentre Willem II e Groningen trovano tre punti casalinghi rispettivamente su Venlo e Zwolle, con Heerenveen e Utrecht che impattano 1-1 nel lunch-match domenicale.
SUGLI SCUDI – 17 anni, e non sentirli. E’ Mohammed Ihattaren a finire sugli scudi nella settima giornata di Eredivisie, grazie alla palma di MVP del De Topper in scena ad Eindhoven tra PSV ed Ajax. All’interno di una contesa nella quale il PSV Eindhoven eccede con la prudenza mostrando un sorprendente timore reverenziale nei confronti dei Campioni in carica, la giovane stellina dei Borens si rivela fondamentale per l’economia del gioco dei locali; a un bagaglio tecnico di primissima qualità, il 17enne abbina estro, personalità (e forse un pizzico di sfrontatezza) che gli permettono spesso e volentieri di trovarsi al centro delle trame offensive del PSV risultando la fonte di pericolo numero uno per i Lancieri. Dopo i 394 minuti della scorsa stagione, per Ihattaren la stagione 2019/2020 può essere quella dell’affermazione sul palcoscenico maggiore d’Olanda, con i grandi club del Vecchio Continente che per lui (e per gli altri talenti oggi di casa ad Eindhoven) hanno già sicuramente preso i primi appunti; un gol e tre assist nel Campionato in corso fanno ben sperare per un ragazzo che il talento di cui dispone da la sensazione che il meglio debba ancora venire.
DIETRO LA LAVAGNA – Pollice in giù per Mark van Bommel. Dal PSV Eindhoven imbattuto da fine luglio a Basilea e reduce da otto successi in nove gare prima della sfida all’Ajax era lecito attendersi di più in termini di velleità di risultato pieno, anche per il graduale inserimento di una nidiata di giovani dalle potenzialità assai interessanti (Ihattaren, Gakpo, Malen) e di alcuni dei volti nuovi dell’ultima campagna trasferimenti (come Baumgartl e Boscagli). Come già detto nel racconto della partita al Philips Stadion il PSV Eindhoven affronta l’Ajax con gli stessi punti in classifica dei Lancieri, ma van Bommel opta per una gara costruita più lasciando il pallino del gioco in mano ai ragazzi di ten Hag che cercando di sfruttare a pieno il proprio notevole arsenale offensivo (e non solo in ripartenza). Ne scaturisce una gara nella quale davanti al proprio pubblico il PSV Eindhoven riesce a non prenderle contenendo bene l’Ajax per oltre un’ora di gioco, salvo essere beffato dal guizzo di Promes; solo sotto di 0-1 van Bommel toglie il freno a mano alla propria squadra, riuscendo a salvare almeno il pari e portando a casa un 1-1 che, però, lascia un pizzico di delusione guardando al PSV Eindhoven e non evita la bocciatura di giornata al tecnico dei Boerens.