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Lugano: un pareggio casalingo (1-1) col Lucerna che è solo un brodino caldo

Celestini, tecnico del Lugano, a Copenhagen aveva detto che voleva i 3 punti in casa contro il Lucerna, anch’esso, sinora, con una sola vittoria all’attivo in questo campionato. La notizia positiva, per i bianconeri, è avere interrotto un filotto negativo di 6 sconfitte tra campionato e Coppe: tuttavia, l’appuntamento con la vittoria è, ancora una volta, rimandato.

I sottocenerini, che recuperavano Gerndt (in panchina), hanno però dovuto fare a meno di Bottani (uscito malconcio dalla sfida europea) e, ancora una volta, di Francisco Rodríguez. L’undici ticinese è partito forte, con il primo gol stagionale di Junior, bravo a sfruttare un pallone toccato da Daprelà, sugli sviluppi di un corner.

I confederati, però, hanno reagito con concretezza e, senza timori reverenziali, hanno messo sotto i padroni di casa, trovando un tutto sommato meritato pareggio, al 28′, con l’ex Juventus e Losanna Margiotta. Ancora una volta, però, sul gol incassato ci sono le responsabilità della retroguardia bianconera: Daprelà ha perso, a pochi metri dal limite, la sfera in modo ingenuo, e Baumann, forse, poteva fare qualcosa di più sulla conclusione, molto violenta ma piazzata sul primo palo.

Nella ripresa, i padroni di casa hanno provato qualcosa in più, ma il grande assente è stato il tiro in porta. Col passare dei minuti, nonostante i limiti tecnici evideziati, il Lucerna ha fatto si che la partita lentamente, ma inesorabilmente, scivolasse verso un pareggio che ha fatto più contenti gli ospiti (peraltro vicini al gol vittoria con Ndiaye, il cui tiro è stato sventato da un bell’intervento di Baumann), anche se ha permesso ai ticinesi di lasciare il nono posto in graduatoria.

Celestini, a fine gara, è apparso deluso dal risultato ma non dalla prestazione dei suoi (FC Lugano): “Sapevo che avremmo avuto qualche problema nella prima frazione. Peccato perché, avendo trovato il gol per primi, avevamo trovato un po’ di coraggio. Purtroppo loro hanno trovato il pareggio su un nostro errore; noi, però, nel secondo tempo abbiamo fatto bene. Può sembrare paradossale, ma chi gioca ogni tre giorni fa bene, di solito nella ripresa. E noi, nel secondo tempo, abbiamo fatto una grande partita, cercando la vittoria sino alla fine.” 

“La formazione è un po’ figlia della situazione fisica dei ragazzi. Il presidente ha visto un brutto primo tempo? Ognuno ha diritto ad avere la propria opinione: voi giornalisti dite la vostra, io la mia e il presidente la sua, quindi non ho nulla da commentare. Giovedì a Ginevra dovremo essere bravi a gestire l’inizio: se faremo bene nei primi minuti, sono certo che finiremo forte.”

Renzetti, raggiunto dai colleghi in zona mista, ha espresso invece rabbia e delusione (Ticinonews): “Avete visto tutti il nostro primo tempo. Mi domando perché Dalmonte abbia praticamente trovato spazio solo adesso. Non mi spiego lo scempio del primo tempo: non c’eravamo né a livello fisico, né sul piano del gioco. E questo non posso accettarlo.”